21 giugno 2022, ore 11:30 , agg. alle 12:03
Era stato ritrovato senza vita Massimo Deidda, allevatore 63enne, nel suo appezzamento di terreno a Gergei, nel sud dell'isola: due i fermi per omicidio, si tratta di due persone che erano state ascoltate nella notte dai carabinieri
Ucciso a bastonate
Due persone sono state fermate per il brutale omicidio di Massimo Deidda, l'allevatore di 63 anni trovato morto ieri sera nel suo terreno in contrada Aureddus, a Gergei nel sud Sardegna, paese dove abitava. Al momento i carabinieri del Comando provinciale di Nuoro e della Compagnia di Isili mantengono la massima riservatezza e non forniscono alcuna conferma ma hanno lavorato tutta la notte per ricostruire le ultime ore di vita dell'allevatore e per individuare i presunti autori.
Lungo interrogatorio nella notte
Già ieri notte due persone erano state portate in caserma per essere sentite. Poi è scattato il fermo e i due si trovano già in carcere a Uta. Il corpo del 63enne, massacrato a bastonate, molte delle quali alla testa, è stato scoperto poco prima delle 21. Probabilmente a fare scattare l'allarme sono stati i familiari che non vedendolo tornare a casa si sono preoccupati. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri, il magistrato Alessandro Pili e il medico legale, Roberto Demontis. Nel giro di breve tempo le indagini si sono concentrate su due persone con le quali il 63enne avrebbe avuto un violenta discussione. Una lite, come altre che erano avvenute in passato per problemi di pascolo e vicinato tra terreni confinanti che poi è degenerata e che questa volta è arrivata a una terribile conclusione.