Alto Adige in zona gialla da lunedì, aumentano i contagi ma il governo esclude l'obbligo vaccinale
Alto Adige in zona gialla da lunedì, aumentano i contagi ma il governo esclude l'obbligo vaccinale
03 dicembre 2021, ore 13:30
Controlli a tappeto contro i no vax nel settore sanitario, scoperti 281 medici al lavoro senza essere immunizzati
In arrivo una ordinanza del minstero della Salute . L'Alto Adige passa in zona gialla da lunedì fascia in cui si trova il Friuli Venezia Giulia, l'unica altra regione ad aver cambiato colore la scorsa settimana. Il resto d'Italia resta ancora nella fascia bianca, compreso il Veneto che torna sopra i tremila casi Covid in un giorno. Intanto, per quanto riguarda i contagi, a livello nazionale l'incidenza settimanale continua a crescere (155 per 100mila abitanti rispetto a 125 per 100mila abitanti della settimana precedente), mentre è pressochè stabile l'Rt in base al monitoraggio settimanale. Nel periodo 10 novembre - 23 novembre 2021, l'indice di contagio medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,20, al di sopra della soglia epidemica ma in diminuzione rispetto a 1,23 della settimana precedente.
Costa loda il comportamento degli italiani
“Ad oggi l'obbligo vaccinale non e' all'ordine del giorno". Così il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa a margine di un evento a Genova. "Abbiamo deciso di instaurare un rapporto di fiducia con i cittadini che ha dato ottimi risultati”, ha spiegato Costa. In effetti, l’Italia è il secondo paese europeo per numero di persone immunizzate. "L'Italia ha già affrontato il tema dell'obbligatorietà: siamo stati i primi a introdurlo per i lavoratori della sanità e dal 15 dicembre sarà esteso a forze dell'ordine e personale scolastico. Poi valuteremo i dati dell'epidemia: siamo pronti anche ad altre valutazioni, ma ora si va avanti così'", ha aggiunto Costa.
Linea dura contro i medici no vax
Controlli a tappeto per scoprire irregolarità nel settore sanitario. I carabinieri del Nas hanno individuato 281 medici al lavoro senza essersi vaccinati oppure già sospesi perché non immunizzati. Le verifiche hanno riguardato oltre 1.600 strutture pubbliche e private e circa 4.900 posizioni di medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri e fisioterapisti.
Oms, Omicron non è letale
L'Organizzazione mondiale della sanità non ha per il momento notizie di persone morte a causa della nuova variante arrivata dal Sudafrica. Lo ha sottolineato oggi un portavoce dell'agenzia Onu a Ginevra. "Non ho ancora visto alcuna informazione che indichi decessi legati a Omicron", ha detto Christian Lindmeier, rimarcando che servono ulteriori verifiche per chiarire il quadro della situazione pandemica.