Amanda Knox, Guede entrò come ladro, uccise Meredith

Amanda Knox, Guede entrò come ladro, uccise Meredith

Amanda Knox, Guede entrò come ladro, uccise Meredith


15 giugno 2019, ore 11:36 , agg. alle 11:52

La 31enne di Seattle ha parlato dal palco del Festival della Giustizia penale di Modena

In Italia "ho incontrato la tragedia e la sofferenza" ma "nonostante ciò o forse per questo l'Italia è diventata parte di me". Così Amanda Knox parla dal palco del Festival della Giustizia penale di Modena. Capelli sciolti, la voce commossa e rotta dal pianto. "Tanta gente pensa che io sia pazza a venire qui, mi è stato detto che non è sicuro, che sarò attaccata per le strade, che sarò falsamente accusata e rimandata in prigione", "ho paura". Amanda Knox, prima condannata e poi definitivamente assolta per l'omicidio di Meredith Kercher, ha detto: "Il primo novembre 2007, un ladro, Rudy Guede è entrato nel mio appartamento, ha violentato e ha ucciso Meredith. Ha lasciato tracce di dna e impronte. E' fuggito dal Paese, processato e condannato. Nonostante ciò un numero importante di persone non ha sentito il suo nome, questo perché pm, polizia e giornalisti si sono concentrati su di me. Giornalisti chiedevano di arrestare un colpevole. Hanno indagato me mentre Guede fuggiva. Non basandosi su prove o testimonianze". "Ho anche pensato al suicidio", ha aggiunto Amanda Knox. La giovane americana ha poi detto che il pm Mignini le sembrava un mostro, ma di aver scoperto che non è così. "Vorrei incontrarlo, anche lui deve vedere che non sono un mostro". L'americana ha precisato di non essere stata pagata per partecipare al Festival di Modena.