Amici 15, Andres Muller, La danza è la mia ancora di salvezza
05 aprile 2016, ore 10:08
agg. 06 aprile 2016, ore 10:31
Il ballerino tra i più amati del talent è uscito dalla scuola per un infortunio e si confessa a RTL.it
La sua uscita dalla scuola ha creato un'ondata di dispiacere tra i fan di "Amici 15". Andreas Muller era sicuramente tra i protagonisti più amati dell’edizione di quest’anno del talent show. A causa di un infortunio al braccio il ballerino ha dovuto dire addio al Serale. Una adolescenza difficile, chiuso, insicuro poi dal 2011 la danza (scoperta grazie all'amato fratello) gli ha aperto gli occhi al mondo: "E' la mia ancora di salvezza". Il suo obbiettivo è mostrare a tutti di essere speciale e avere un contratto di lavoro, anche "tornare ad Amici". In tutto questo c'è anche spazio per l'amore perché Andreas è fidanzato da anni con una collega...
Qual è il tuo bilancio dopo l’esperienza ad Amici?
Ho un carattere autodistruttivo fatto di poca sicurezza e di stima in me stesso e grazie ad ‘Amici’ ho capito tantissimo, mi è servito. Sono passate tre settimane dal mio infortunio e mi sembra un’eternità. All’inizio è stato bruttissimo perché a causa del braccio infortunato da una parte ero sul palco del serale a provare e in un attimo mi sono ritrovato a casa.
Quando è nato il tuo amore per la danza?
Nel 2011 e ha illuminato il mio mondo. E’ anche grazie a mio fratello Daniel se mi sono avvicinato al ballo, gli devo tantissimo, lui mi ha supportato sempre. Ha 27 anni ma balla da quando ne aveva uno, sono orgoglioso di lui e lui di me.
Poi cosa è successo?
Ho iniziato anche a lavorare ballando, mettere da parte un po’ di soldini per studiare e fare stage di formazione all’estero da Londra alla Germania.
Insomma responsabile a soli 19 anni?
E’ un sentimento che ho da sempre e soprattutto devo tanto alla mia famiglia che mi ha supportato e io devo tanto a loro, cerco di ripagarli come posso. Per questo ho riflettuto molto sul mio futuro dopo aver preso il diploma. Stavo anche per andare a iscrivermi all’Università…
E poi cosa è successo?
A giugno ho fatto i provini per Amici, ed era già la seconda volta. E’ andata bene.
Qual era il tuo obbiettivo?
Non la vittoria ma avere un contratto di lavoro. La vittoria e 50mila euro sono un fine a se stesso, in realtà Amici avrebbe rappresentato un trampolino di lancio verso un salto di qualità.
E ora cosa accadrà?
Sto mettendo su una agenda da aprile a giugno ricca di stage, ospitate e diversi lavori. Per quello che mi riguarda spero comunque di rientrare ad Amici, è un mio grande desiderio.
Hai parlato del 2011 come l’anno della svolta con la danza. Ma com’eri prima di allora?
Chiuso, molto debole con mille coltellate dentro. Ho passato un periodo adolescenziale abbastanza difficile e mi sono portato dietro gli strascichi. Nonostante questo chi mi stava vicino cercava di farmi notare i miei punti di forza e di incitarmi. La danza mi ha aperto al mondo. E’ stata la mia ancora di salvezza. E Veronica Peparini ad esempio mi è stata d’aiuto moltissimo perché ha cercato di svegliarmi e mi ha aiutato a mettermi a nudo subito per dare il massimo. Cosa che ho fatto e continuerò a fare.
Le tue priorità quali sono?
Al di là degli amici e della famiglia la danza e ballare da mattina a sera. Ho capito che ho tanto da dare e me lo dico da solo penso di essere un ballerino speciale, ne sono sicuro.
Nessuno spazio per l’amore?
Sono fidanzato da molti anni, lei è ballerina come me ed è importante avere al fianco qualcuno del tuo stesso ambiente perché si comprendono molto di più le lontananza, le assenze e le dinamiche.
Ho un carattere autodistruttivo fatto di poca sicurezza e di stima in me stesso e grazie ad ‘Amici’ ho capito tantissimo, mi è servito. Sono passate tre settimane dal mio infortunio e mi sembra un’eternità. All’inizio è stato bruttissimo perché a causa del braccio infortunato da una parte ero sul palco del serale a provare e in un attimo mi sono ritrovato a casa.
Quando è nato il tuo amore per la danza?
Nel 2011 e ha illuminato il mio mondo. E’ anche grazie a mio fratello Daniel se mi sono avvicinato al ballo, gli devo tantissimo, lui mi ha supportato sempre. Ha 27 anni ma balla da quando ne aveva uno, sono orgoglioso di lui e lui di me.
Poi cosa è successo?
Ho iniziato anche a lavorare ballando, mettere da parte un po’ di soldini per studiare e fare stage di formazione all’estero da Londra alla Germania.
Insomma responsabile a soli 19 anni?
E’ un sentimento che ho da sempre e soprattutto devo tanto alla mia famiglia che mi ha supportato e io devo tanto a loro, cerco di ripagarli come posso. Per questo ho riflettuto molto sul mio futuro dopo aver preso il diploma. Stavo anche per andare a iscrivermi all’Università…
E poi cosa è successo?
A giugno ho fatto i provini per Amici, ed era già la seconda volta. E’ andata bene.
Qual era il tuo obbiettivo?
Non la vittoria ma avere un contratto di lavoro. La vittoria e 50mila euro sono un fine a se stesso, in realtà Amici avrebbe rappresentato un trampolino di lancio verso un salto di qualità.
E ora cosa accadrà?
Sto mettendo su una agenda da aprile a giugno ricca di stage, ospitate e diversi lavori. Per quello che mi riguarda spero comunque di rientrare ad Amici, è un mio grande desiderio.
Hai parlato del 2011 come l’anno della svolta con la danza. Ma com’eri prima di allora?
Chiuso, molto debole con mille coltellate dentro. Ho passato un periodo adolescenziale abbastanza difficile e mi sono portato dietro gli strascichi. Nonostante questo chi mi stava vicino cercava di farmi notare i miei punti di forza e di incitarmi. La danza mi ha aperto al mondo. E’ stata la mia ancora di salvezza. E Veronica Peparini ad esempio mi è stata d’aiuto moltissimo perché ha cercato di svegliarmi e mi ha aiutato a mettermi a nudo subito per dare il massimo. Cosa che ho fatto e continuerò a fare.
Le tue priorità quali sono?
Al di là degli amici e della famiglia la danza e ballare da mattina a sera. Ho capito che ho tanto da dare e me lo dico da solo penso di essere un ballerino speciale, ne sono sicuro.
Nessuno spazio per l’amore?
Sono fidanzato da molti anni, lei è ballerina come me ed è importante avere al fianco qualcuno del tuo stesso ambiente perché si comprendono molto di più le lontananza, le assenze e le dinamiche.
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