13 settembre 2021, ore 10:30
Luca Bernardo: “Immagino una Milano che salti l’immobilismo della sinistra”. Beppe Sala: “Non è vero che non ascolto i cittadini. Tra le mie priorità il tema delle case popolari”
Luca Bernardo, candidato del Centrodestra alle Amministrative di Milano, parla della sua visione di Milano come possibile futuro sindaco: “Immagino una Milano che salti e passi questo immobilismo del centrosinistra pensando allo slancio di Albertini e la Moratti che hanno creato una Milano sicura, una Milano dell’occupazione, immagino che riparta quel sogno e quella visone fino al 2030 di una città che solo grazie ai milanesi è andata avanti”.
“Purtroppo penso che quello che il sindaco Sala non ha fatto in questi cinque anni è il confronto con i suoi cittadini ed è quello che invece faccio io da quando mi hanno candidato, e ascoltarli, mettere al centro la persona e cercare di prendere impegni e non intenti, ideologie o promesse”.
Le priorità come sindaco
“Le mie priorità sono sicurezza e salute, sono i due temi principali con cui si partirà: sulla sicurezza il programma è immaginare presidi fissi nelle zone più complesse, ma anche la polizia locale nei quartieri che possa andare ed essere vicina ai cittadini soprattutto quelli più soli come anziani, donne, i ragazzi e dall’altra parte la salute, usciamo da 15 mesi di Covid che io ho vissuto lavorando all’interno dell’ospedale, poi si parlerà di lavoro e tanto altro”.
Beppe Sala, attuale sindaco di Milano che si ricandida risponde a Bernardo sulle priorità nella gestione della città: “Non è vero che non mi confronto con i cittadini, io sono stato cinque anni in giro per la città, Bernardo ha detto che Milano è ferma, ma nel 2018-2019 è stata reputata da Il Sole 24 Ore la città più vivibile d’Italia: quello che si fa da 10 anni è di rendere la città viva con fiducia nei cittadini, la politica incide il 10% nel destino della città, sono i milanesi il segreto di Milano”.
Le case popolari e 500 vigili in più
“Ci sono quartieri che sono andati avanti e quartieri che non l’hanno fatto, anche per colpa nostra, è evidente, credo che sia importante lavorare sulle case popolari, a Milano ce ne sono 70mila, sto chiedendo fondi al Governo. Noi siamo usciti da questa pandemia da milanesi con tanto coraggio, con tanta energia, a volte troppa, la sera la città è un po’ incasinata: io assumerò 500 vigili, che adesso sono pochi, bisogna accompagnare la città in questa sua energia, ma vigiliamo”.