11 dicembre 2019, ore 18:00 , agg. alle 21:04
Il tweet dell'ex tecnico partenopeo: "Grande esperienza, Napoli è una città meravigliosa"
"Tutti i miei ringraziamenti al club, ai suoi dipendenti, ai miei giocatori, al mio staff e al presidente per la opportunità che mi è stata data di vivere una grande esperienza in una città meravigliosa come Napoli. FORZA NAPOLI SEMPRE": Carlo Ancelotti (esonerato ieri sera), con un post sul suo profilo twitter, ha salutato così la città e la squadra.
Arrivò per sostituire Maurizio Sarri, che tutti i tifosi del Napoli adoravano. Era la carta vincente di De Laurentiis, l'uomo che avrebbe potuto far fare il salto decisivo verso i trofei. Non è andata così. Carlo Ancelotti lascia la panchina del Napoli a Rino Gattuso dopo 18 mesi, dopo il 4-0 al Genk che porta gli azzurri per la terza volta nella storia agli ottavi di Champions League. Ma lascia anche al settimo posto in classifica in campionato, a pari punti col Parma, a 17 punti dalla capolista Inter e a 15 dalla Juventus. Un disastro condizionato anche da uno spogliatoio ribelle, che Ancelotti non è riuscito a far rigare diritto, ostaggio dei senatori che giocano ormai in azzurro da anni e vivono la frustrazione degli "zero tituli": Allan, Callejon, Mertens, Insigne, Koulibaly. Stelle che il tecnico azzurro non è riuscito però a far brillare pienamente e che hanno firmato una profonda spaccatura con il club nella notte dell'ammutinamento al ritiro. Ora ci si interroga anche che fine faranno le multe che il club aveva deciso di comminare ai giocatori, tutti 'ribelli': a questo proposito nulla è stato per ora chiarito dopo la decisione di esonerare il tecnico.