22 agosto 2023, ore 08:00
Ogni impresa usa 2.610 fogli di carta e produce 88 chili di Co2 al mese, è il prezzo che la burocrazia deve pagare all’inquinamento
Chi poteva immaginarlo, anche la burocrazia inquina. E’ il risultato della montagna di carta che viene ancora sprecata nelle aziende italiane e che viene utilizzata per stampare documenti al solo scopo di metterci solo delle firme. Tradotto significa sfruttamento di risorse e di conseguenza inquinamento. E’ stato calcolato che ogni impresa in media stampa 2.610 fogli al mese producendo circa 88 chilogrammi di anidride carbonica. Costi della burocrazia documentale calcolati dalla startup francese Yousign.
Meno inquinamento con la digitalizzazione de documenti
In Italia passare dal cartaceo al digitale è ancora un passo importante da fare, secondo la start up che individua nelle Assicurazioni (oltre 104.400 documenti stampati), nelle Risorse umane e lavoro (oltre 87.000) e nel settore Energia (78.048) i più attivi nell’utilizzo di documenti cartacei. Fabian Stanciu, senior head of sales della start up spiega che "basterebbe 'convertire al digitale' l'1% del mercato, ovvero 40.000 aziende, per risparmiare 3.520 tonnellate di Co2 ogni mese".
Le assicurazioni le più “inquinanti”
Con oltre 104.400 documenti stampati e firmati al mese, quello delle Assicurazioni è il settore che produce la più elevata mole di documenti cartacei, fa sapere Yousign sottolineando che è anche quello a più alta penetrazione di soluzioni digitali, con un processo di digitalizzazione e dematerializzazione delle pratiche assicurative che inizia a prendere piede: "I volumi non si fanno solo sulla firma delle polizze, ma anche sulla fase pre-contrattuale, spesso gestita in modo tradizionale, su carta o ancora peggio con firme scannerizzate o contratti fotografati da cellulare” spiega ancora Stanciu “Tuttavia, broker e agenzie si stanno digitalizzando molto velocemente. Oggi, molti più clienti assicurativi sono acquisiti online, e la firma elettronica aiuta gli operatori a concludere l'acquisto della polizza, in modo perfettamente legale". Meno inquinamento con il lavoro da casa. Infatti lo smartworking e il telelavoro diffusi con la pandemia hanno accelerato il processo di digitalizzazione.