Ancora bombardamenti in Ucraina, colpite Kiev e Kharkiv, l'Italia invia aiuti economici e militari
02 marzo 2022, ore 02:57 , agg. alle 04:50
Kiev rende noto di aver sventato un complotto per eliminare il presidente Zelensky
In Ucraina si combatte ormai da quasi una settimana. La resistenza di militari e cittadini continua, ma le forze russe continuano a bombardare il Paese e a inviare nuovi mezzi verso la capitale Kiev, dove in diversi quartieri si sono verificati degli attacchi, incluso quello adiacente all'aeroporto internazionale. Nelle prossime ore ci saranno nuovi tentativi di dialogo tra le delegazione di Kiev e Mosca, nella speranza che possa essere raggiunto almeno un accordo per un cessate il fuoco. Intanto il ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini ha dichiarato che "un decreto interministeriale" con aiuti per Kiev "è già in lavorazione per poter essere inviato. Parliamo di ore" fa sapere Guerini, che poi continua: "Io ho già firmato il decreto". La Banca Mondiale intanto sta preparando un pacchetto di aiuti di emergenza per l'Ucraina da tre miliardi di dollari, prevedendo un primo versamento rapido da trecentocinquanta milioni e un secondo da duecento milioni.
Complotto sventato
Se negli ultimi giorni si era parlato della possibilità da parte di un gruppo di miliziani di tentare di colpire il presidente ucraino, nelle ultime ore è stato il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina Oleksiy Danilov a far sapere che Kiev ha annientato un gruppo d'elite di circa quattrocento combattenti ceceni che stavano complottando per assassinare il presidente Volodymyr Zelensky. L'unità "che è venuta per uccidere il nostro presidente è stata eliminata" ha commentato Danilov. Secondo il quotidiano inglese The Mirror, la milizia sarebbe stata inviata in Ucraina da Ramzan Kadyrov, leader della Cecenia e alleato del presidente russo Vladimir Putin.
L'Italia in guerra?
Dopo gli ultimi sviluppi, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ricordato l'impegno che il Parlamento italiano ha assunto per portare avanti aiuti economici e militari all'Ucraina. "Credo che se in questo momento interveniamo in maniera compatta come Unione europea, la più grande forza di pace, l'Italia non entrerà in guerra". Di Maio ha parlato di "questioni che non possono assolutamente coinvolgere la Nato" e di "preoccupazione per la situazione dei nostri concittadini europei in Ucraina". Il titolare della Farnesina ha poi ricordato come tutti i principali leader dell'Occidente avessero provato a mediare con Vladimir Putin, quando in realtà questo aveva già pianificato l'invasione dell'Ucraina.
Sanzioni e non solo
Oltre alle sanzioni imposte da Unione europea e Stati uniti, si allunga l'elenco di aziende che scelgono di lasciare la Russia e di limitare o interrompere i rapporti commerciali con Mosca. È il caso della Ford, che ha sospeso le sue attività nel Paese fino a data da destinarsi, annunciando che continuerà a sostenere i proprio dipendenti ucraini. Anche la BMW ha annunciato lo stop dell'impianto di Kaliningrad e l'interruzione delle forniture al mercato russo dall'estero. Secondo alcune fonti, anche la Boeing avrebbe sospeso i servizi di supporto tecnico e di manutenzione per le compagnie aeree russe.