Andrea Bocelli e le parole sul coronavirus: "Non sono un negazionista, sono stato frainteso"

Andrea Bocelli e le parole sul coronavirus: "Non sono un negazionista, sono stato frainteso"

Andrea Bocelli e le parole sul coronavirus: "Non sono un negazionista, sono stato frainteso"


28 luglio 2020, ore 08:41 , agg. alle 15:17

Il tenore aveva detto in Senato di essersi sentito "umiliato e offeso perché non potevo uscire da casa" e aveva ammesso di aver "violato le restrizioni uscendo lo stesso" durante il lockdown

Andrea Bocelli sul palco della Milanesiana con il filosofo Bernard-Henri Lévy, chiarisce le sue dichiarazioni in Senato sul Covid, che avevano suscitato molte polemiche: "Curiosamente sono stato definito un negazionista. Che strano! Mi sono speso dal primo giorno per aiutare chi era in difficoltà con il virus (...) La paura è la sola cosa di cui bisogna aver paura, su questo sono stato frainteso. Da più di un mese ci sono episodi che ci rassicurano, i tifosi del Napoli hanno festeggiato in strada e non è successo nulla, per fortuna. sono un ottimista per natura, voglio sperare che da qui si voglia e si possa ripartire". 

Il leader della Lega dice no alla mascherina

Matteo Salvini si rifiuta di indossare la mascherina, malgrado gli inviti dei funzionari del Senato, durante tutta la durata di un convegno dell'ala dura contro il governo sulla lotta al Covid19, organizzato da Armando Siri e Vittorio Sgarbi: quelli che dalle opposizioni sono stati definiti i "negazionisti" alla Bolsonaro o alla Trump. Un gesto forte, in una sede istituzionale, la biblioteca di Piazza della Minerva, che provoca un vespaio di proteste, con cui il segretario leghista, aderisce, anche violando le regole, alla tesi portata avanti dall'iniziativa secondo cui, come dice Sgarbi "il virus non c'è più". Obbiettivo dell'incontro, "Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti", annuncia Siri, è "fare il punto, grazie al dialogo tra giuristi e scienziati, su quanto è accaduto in Italia in questi mesi, sul conflitto che c'è stato tra salute e libertà, due diritti fondamentali". Anche Sgarbi, già protagonista in aula della polemica contro le misure adottate da Conte, chiede che il governo ascolti "quanto hanno da dire tante persone sinora inascoltate", convinte che "il virus non c'è più" e che bisogna farla finita con questo "allarme globale". Partecipano direttamente o in collegamento, medici e studiosi come Alberto Zangrillo, Matteo Bassetti, Maria Rita Gismondo, Massimo Clementi, Giuseppe De Donno e il professore Paolo Becchi. All'incontro "negazionista", intervengono anche personalità lontane dal mondo leghista come i costituzionalisti Sabino Cassese, Giovanni Guzzetta e Michele Ainis, tutti molto perplessi dal ricorso da parte del governo dei Dpcm. Presente in sala anche Andrea Bocelli. "Ho accettato questo invito ma sono lontano dalla politica - premette il celebre tenore - e devo dire che durante il lockdown ho anche cercato di immedesimarmi con chi doveva prendere decisioni difficili. Ma poi, man mano che il tempo passava, non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità? Poi mi sono sentito umiliato e offeso per il divieto di uscire da casa. Ammetto che ho violato il divieto".

Parola all'esperto

"Penso che tutto quello che e stato detto non abbia alcuna base dal punto di vista scientifico: è un messaggio inadeguato, quello che viene lanciato, con elementi di evidente pericolosità". Lo ha affermato Massimo Galli, professore Ordinario di Malattie Infettive all'Università degli Studi di Milano, in merito alle posizioni espresse in occasione dell'incontro 'Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti', alla presenza tra gli altri del leader della Lega Matteo Salvini, Vittorio Sgarbi e il tenore Andrea Bocelli. Speranza, essenziale indossare le mascherine - "Indossare la mascherina resta una delle regole essenziali per contrastare la diffusione del coronavirus. Siamo fuori dalla tempesta ma non siamo ancora approdati in un porto sicuro. Non dividiamoci su questo", lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.


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