17 dicembre 2024, ore 13:00
I medici: l’uomo era stato visitato già 10 minuti dopo il suo arrivo
Aveva deciso di andare via dopo un attesa di 10 ore presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Andria, quando – appena uscito – ha accusato un malore e ha così perso la vita. Protagonista di questa storia un uomo di 59 anni, recatosi al Bonomo – il nosocomio cittadino – dopo aver lamentato un dolore al braccio, cefalea e pressione alta. In corso le indagini degli inquirenti, impegnati per comprendere cosa possa aver causato il decesso e se siano rintracciabili responsabilità o negligenze da parte del personale sanitario.
L’accaduto
Secondo quanto ricostruito dall’Asl Bat l’uomo si era recato presso la struttura sanitaria intorno alle 18:20 di domenica pomeriggio, presentando immediatamente i sintomi ai medici in accettazione. L’uomo è stato “subito oggetto di trattamento”, spiega in una nota ufficiale il dottor Ernesto La Salvia, direttore del Pronto Soccorso Bonomo di Andria. “Alle 18:30 – prosegue la nota – è stato visitato dal medico del nucleo avanzato e a seguire è stato trattato con più farmaci, mentre alle ore 23:55 veniva sottoposto a una tomografia computerizzata. Alle 4:28, per la rivalutazione del medico, risultava allontanatosi dopo aver chiamato un parente perché venisse a prenderlo contro il parere del medico che ne dichiarava l’abbandono”. Gli inquirenti sono interessati a comprendere se quelle 4 ore e mezza di attesa (prima che l’uomo uscisse dal nosocomio) fossero giustificabili da normali dinamiche mediche (ad esempio un tempo necessario per valutare il decorso dei sintomi) o se siano state dovute a una forma di negligenza da parte dei camici.
Il commento di Daniele Coen a Non Stop News
Questa notizia è stata commentata in diretta, questa mattina, nella trasmissione Non Stop News, su RTL 102.5, da Daniele Coen, medico d’urgenza, alla guida per 15 anni del pronto soccorso dell’ospedale Niguarda di Milano.
“Le lunghe attese in pronto soccorso – spiega Coen – sono un problema da diversi anni. Nel caso di Andria, però, non abbiamo informazioni sufficienti per dare un qualunque giudizio. Stare in pronto soccorso tanto prima di essere visti è senz’altro un problema; stare a lungo in pronto soccorso dopo una visita può essere un problema legato all’organizzazione, all’affollamento, alla mancanza di personale… ma può essere anche uno strumento che i medici utilizzano per osservare l’evoluzione di un quadro clinico”.
La notizia è stata l’occasione per comprendere anche come sono cambiati negli ultimi decenni le dinamiche interne ai pronto soccorso. Tra i principali cambiamenti rilevati da Coen: “Un taglio importantissimo dei posti letto ospedalieri. Ne abbiamo persi circa un terzo pensando di riuscire a trasferire sul territorio parte delle risposte (senza riuscirci). Abbiamo ridotto pesantemente il numero dei ricoveri, dunque i pazienti rimangono molto di più in pronto soccorso”.
Daniele Coen ha raccontato la propria esperienza di medico d’urgenza nel volume “Corsia d’emergenza. La mia vita di medico in pronto soccorso”, in libreria edito da Chiarelettere.