Angelo Greco, stella della Scala, Amo cantare ma ha vinto la danza

Angelo Greco, stella della Scala: "Amo cantare ma ha vinto la danza"

Angelo Greco, stella della Scala: "Amo cantare ma ha vinto la danza"


09 marzo 2016, ore 10:51 , agg. alle 17:00

Il ballerino solista 21enne protagonista sul palco del teatro scaligero in "Lo Schiaccianoci" e "Don Chisciotte"

Prosegue con successo fino 13 marzo al Teatro alla Scala il balletto "Lo schiaccianoci" e nel frattempo è già in scena fino al primo aprile il "Don Chisciotte" di Rudolf Nureyev, cavallo di battaglia della compagnia scaligera fin dal 1980. L'11 marzo ("Lo Schiaccianoci") e il 30 e il 31 marzo ("Don Chisciotte") accanto a Vittoria Valerio, salirà sul palco nel ruolo principale il 21enne Angelo Greco già ballerino solista e futura stella del Corpo di Ballo della Scala. Il colpo di fulmine con la danza a 13 anni, poi il grande amore per il pianoforte e per il canto anche se alla fine poi ha trionfato il ballo.
A quasi 21 anni già solista del Corpo di Ballo della Scala, che obbiettivi hai per il tuo futuro professionale?
Penso che la nostra sia un'arte che non ha limiti di conoscenze, di emozioni e sensazioni, forse il mio obbiettivo è quello di assaporare fino in fondo quello che quest'arte ci trasmette.

Ricordi ancora il primo ruolo ufficiale nel 2014 in Don Chisciotte?
Ricordo bene questa grande possibilità che mi è stata data dall'ex direttore Makhar Vaziev a soli 19 anni!!! E per di più su una coreografia di Nureyev, un grande nome che bisogna ricordare per tutto ciò che ha portato al balletto soprattutto per l’importanza che ha dato al ruolo maschile. Ricordo di aver provato molte emozioni che mi travolgevano, ogni giorno di più.

Cosa è successo?
Il giorno stesso del mio spettacolo, decisi di raggiungere il teatro a piedi. C'era una giornata magnifica e mentre camminavo ho vagato con la mente, pensando al primo giorno che ho iniziato a studiare danza fino al momento presente. Mi sono emozionato al punto da non riuscire a trattenere le lacrime. Sono entrato in teatro ho fatto lezione e mi sono preparato per andare in scena. Dietro le quinte camminavo, respiravo e ripassavo continuamente il balletto col pensiero cercando di immedesimarmi nei panni di Basilio. Sono entrato in scena e mi sono fatto travolgere dalla storia e dalla musica. Alla fine mi sentivo vuoto, ma con tanta voglia di ritornare in scena.

Quando hai capito che avresti dedicato la tua vita alla danza?
All'età di 13 anni ho incominciato a ballare nella scuola Danz'arte del mio paese per gioco. Mi piacque subito. Quando si balla ci si scopre. E' come mettersi a nudo con i proprio pregi e difetti. Così è iniziato il mio amore per quest'arte.

Come si svolge la tua giornata lavorativa?

La mia giornata incomincia con una colazione per prendere energie come tutti del resto! Inizio con la lezione alle 10 , dopo la lezione comincio a provare il balletto con cui si andrà in scena. La pausa pranzo è dalle 13.40 alle 14.25 poi si riprendono le prove fino alle 17.30.

Cosa ami fare nel tuo tempo libero?
Nel tempo libero mi piace prendere lezioni di solfeggio e pianoforte e mi piace molto cantare. La musica mi accompagna durante la mia giornata. Ma la cosa più bella è godere della vita che ci circonda, accompagnata dagli affetti, dalla curiosità dagli incontri che essa stessa ci pone davanti agli occhi e che tante volte non ce ne rendiamo conto.

Quali cantanti ti piacciono?
Ascolto un po' tutti i generi di musica, ma sono un appassionato di Mina e Mia Martini. Un'altra cosa che mi piace molto è rimanere in teatro dopo l'orario di lavoro, per ripassare la mia lezione di solfeggio o il balletto che sto facendo, per poi andare ad ascoltare dal ballatoio o da dietro le quinte l'opera che è in scena.

Dunque ami molto il pianoforte, se non avessi fatto il ballerino saresti diventato un pianista?
Eh chi lo sa! In ogni caso ora è assolutamente necessario che concentri tutte le mie energie, le mie forze ed i miei studi sulla danza. Ora che sono così giovane ed ho tantissimo da imparare.

Qual è il tuo rapporto con i social network?
In tutta sincerità non seguo molto i miei social network, perlomeno non più assiduamente come prima. Ho notato che mi distraevo molto da quello che è il mio lavoro e da quello che è la vita vera e non quella virtuale.

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