Angelo Pintus a RTL 102.5: «Sono pigro, altrimenti non farei il comico. Ho trovato un modo per fare una cosa innata, senza metterci troppo sforzo»
Angelo Pintus a RTL 102.5: «Sono pigro, altrimenti non farei il comico. Ho trovato un modo per fare una cosa innata, senza metterci troppo sforzo»
11 maggio 2023, ore 12:52 , agg. alle 13:27
Angelo Pintus è stato ospite di RTL 102.5 in compagnia di Angelo Baiguini e Federica Gentile. Durante “W l’Italia”, il comico ha raccontato in diretta in radiovisione il nuovo spettacolo teatrale “Bau"
Ospite di RTL 102.5, Angelo Pintus ha raccontato in radiovisione “Bau”, il suo nuovo spettacolo. «Saremo a Bergamo fino a domenica. Il tour invernale lo chiudiamo al teatro Manzoni di Milano, poi inizierà quello estivo. Sono molto contento», afferma Pintus. Ma di cosa parla questo spettacolo? «Cosa vuoi che ti dica di uno spettacolo che si chiama ‘Bau’?», risponde il comico triestino. E a proposito di cani, Pintus racconta: «Ho avuto un cane per sedici anni e un gatto per venti, che non moriva mai. Nello spettacolo ne parlo poco perché si incazza sempre qualcuno. Ho trovato il mio gatto che ero un bambino, avevo 7 anni, mi ha accompagnato per una vita, ma mi graffiava sempre. Cani e gatti sono diversi e ne parlo in maniera opposta, il cane ha un entusiasmo diverso, ti vuole bene, il gatto potrebbe sgozzarti da un momento all’altro».
A RTL 102.5, il comico racconta il suo rapporto con la tv e il teatro: «Sono pigro, altrimenti non farei il comico. Ho trovato un modo per fare una cosa innata, senza metterci troppo sforzo. Ho smesso di fare interviste proprio per questo. La radio è l’unica cosa, insieme al teatro, che ancora tiene viva la passione. Il teatro è meraviglioso. La tv invece, con la visione del personaggio sullo schermo, ha levato un po' di immaginazione. La radio è come un libro, tu la ascolti e ti immagini come sono le persone che parlano, così come in un libro. Se togli l’immaginazione ti rimane la realtà, ma è un po' oggettiva. La radio per me, quando sono in macchina, è bellissima», afferma Angelo Pintus. «Nel mio spettacolo non c’è musica, ho tolto sempre più cose. In un’ora e quarantacinque minuti devi parlare anche abbastanza velocemente. Prima sbagliavo, facevo più di due ore, ma ho imparato a snellire. Non serve fare troppo. Volevo ringraziare tutte le persone che vanno a teatro, che per me è una cosa eterna. Si dà la possibilità a chi fa al teatro di rimanere una persona libera. Grazie al teatro non è necessario fare altro e di rimanere libero», conclude.