Anoressia e bulimia minacciano la vita di giovani e giovanissimi, ne muoiono 4 mila ragazzi all'anno
Anoressia e bulimia minacciano la vita di giovani e giovanissimi, ne muoiono 4 mila ragazzi all'anno Photo Credit: agenziafotogramma.it
27 marzo 2023, ore 18:00
I disturbi alimentari sono sempre più diffusi in Italia e spesso soffrirne può portare alla morte. In un disegno di legge presentato oggi al Senato, proposto da Fratelli d'Italia, si ipotizza l'introduzione del reato di istigazione all'anoressia
I disturbi alimentari sono un vero e proprio killer per i più giovani. Di anoressia e bulimia ogni anno muoiono circa 4 mila ragazzi per la maggior parte femmine, una percentuale che è pari al 5% della popolazione vale a dire più di 5 milioni di persone. Proprio per contrastare il fenomeno, da Fratelli d'Italia arriva un disegno di legge che punta a riconoscere l'anoressia come malattia sociale, introducendo nel codice penale il reato di istigazione a questo e altri simili disturbi alimentari, prevedendo multe da 20.000 a 60.000 euro e carcere fino a due anni, e puntando anche sulla prevenzione, a scuola e non solo.Tra gli elementi della proposta di legge ci sono infatti anche l'istituzione di uno psicologo a scuola, un aiuto alle famiglie per far sapere come approcciarsi e una relazione annuale alle Camere sul fenomeno che dovrà esser predisposta dal Ministero della Salute.
Con la pandemia la situazione è peggiorata
Il lockdown, la brusca interruzione della frequenza scolastica e della socialità hanno peggiorato i comportamenti psicopatologici e autolesionisti da parte dei giovanissimi. Le vittime delle misure restrittive sono stati i più giovani. Inoltre, fino ad oggi si è fatto poco per affrontare i problemi psicologici della popolazione, giovane e non. A disegnare un quadro non confortante della situazione ci sono anche gli esperti. L'uscita dalla pandemia ha avuto un prezzo allucinante sui ragazzi, ha spiegato lo psichiatra e psicoterapeuta dell'età evolutiva, Tonino Cantelmi che richiama anche su un problema riguarda sempre più anche i genitori dei giovanissimi: la cosiddetta 'adultescenza': madri e padri adolescenti che fanno fatica a crescere, competitivi con i figli per quanto riguarda la problematicità, non in grado di esercitare la capacita' di contenimento e di dare risposte di senso e significato al caos che molti giovani vivono oggi.
Psicologo a scuola
L'obiettivo è avere uno psicologo a scuola dedicato per incontrare i ragazzi, in grado di aiutarli e capire i primi sintomi. Il ddl punta poi sulla prevenzione, ma anche sulla repressione dei comportamenti illegali perché siamo al limite dell'istigazione al suicidio, spiegano i relatori. In particolare ci si sofferma sul ruolo che possono avere anche i social dove c'è chi convince ragazze e ragazzi di avere un corpo che non va e che con l'obiettivo di ottenere un dimagrimento fornisce istruzioni su come rigettare il cibo o non assorbirlo.