Anthony Kiedis, un compleanno davvero unico
02 novembre 2017, ore 11:43
Gli auguri speciali di Riserva Indiana
Ieri è stato il compleanno di Anthony Kiedis, istrionico, camaleontico leader dei RHCP, che pare intendano sciogliersi dopo circa trent’anni di onorata carriera. Qualche anno fa lessi la sua autobiografia, Scar Tissue, che come recita il titolo stesso del suo libro allude alle molteplici cicatrici della sua vita. Una vita fatta di passione. Passione per la musica, per il sesso, per l’amore, per l’eroina, mortifera compagna di grandi avventure, sempre vissute in bilico tra la vita e la morte, sotto a quel ponte che è diventato metafora di un’esistenza al limite. Si è salvato, Kiedis, dal destino di morte precoce toccato a molti suoi coetanei, da Andrew Wood dei Mother Love Bone a Shannon Hoon dei Blind Melon. Vorrei dire che è stato l’amore per la vita a trionfare sul desiderio di autodistruzione e forse in parte sarà così. Ma probabilmente il caso ha decretato che quel ponte dovesse appartenere al passato e il presente gli ha donato invece una bellissima figlia, un nuovo giovane chitarrista, Josh Klinghoffer e tanto ossigeno nelle vene da sostituire a sister Heroin. Ma il racconto di quell’adolescenza segnata da travagliate storie d’amore e rock and roll, che hanno ispirato ad esempio le parole di Blood Sugar Sex Magic, lo dedichiamo a tutti quelli che credono che la vita non abbia senso se vissuta senza passione.