Antitrust avvia istruttoria su Shein per possibile pubblicità ingannevole

Antitrust avvia istruttoria su Shein per possibile pubblicità ingannevole

Antitrust avvia istruttoria su Shein per possibile pubblicità ingannevole   Photo Credit: SheinIt Facebook


25 settembre 2024, ore 10:56

All'attenzione dell'Autorità i messaggi promozionali presenti sul sito web italiano della nota piattaforma di e-commerce cinese

L'Antitrust ha avvito un'istruttoria nei confronti di Shein per possibile pubblicità ingannevole. Lo fa sapere l'Autorità spiegando che "potrebbero essere ingannevoli/omissivi i messaggi promozionali presenti sul sito web italiano shein.com relativi alla sostenibilità ambientale dei capi di abbigliamento a marchio Shein". Nel dettaglio, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti di Infinite Styles Services CO. Limited con sede a Dublino, che gestisce il sito web italiano di Shein, l'e-commerce originariamente chiamato ZZKKO fondato in Cina nel 2008.

Shein: le contestazioni dell'Autorità

Secondo l'Autorità, a fronte della crescente sensibilità dei consumatori per l'impatto delle loro scelte di consumo sull'ambiente, "la società cercherebbe di veicolare un'immagine di sostenibilità produttiva e commerciale dei propri capi d'abbigliamento attraverso asserzioni ambientali generiche, vaghe, confuse e/o fuorvianti in tema di 'circolarità' e di qualità dei prodotti e del loro consumo responsabile". Inoltre, si legge nell'istruttoria, "anche alcune informazioni presenti su 'evoluShein', la collezione di abbigliamento dichiarata 'sostenibile' dalla società, potrebbero indurre in errore i consumatori riguardo alla quantità utilizzata di fibre 'green', omettendo anche di informarli sulla non ulteriore riciclabilità dei capi d'abbigliamento". A Infinite Styles Services CO. Limited viene contestato anche il fatto di enfatizzare "in maniera generica l'impegno anche nell'ambito del processo di decarbonizzazione delle proprie attività, mentre gli obiettivi indicati sul sito web apparirebbero contraddetti dal consistente incremento delle emissioni di gas serra indicato nei rapporti sulla sostenibilità di Shein per il 2022 e il 2023".

Le strategie di comunicazione di Shein

L'ipotesi avanzata dall'Autorità nell'avvio istruttorio è che la Shein adotterebbe strategie di comunicazione con tratti ingannevoli/omissivi in tema di sostenibilità, considerato anche l'impatto ambientale del proprio settore di attività, quello del cosiddetto ''fast o super fast fashion''.

"Ho i vermi nei vestiti", la denuncia su TikTok

In un video pubblicato su TikTok, una ragazza di nome Emma denuncia di aver trovato dei vermi all'interno della busta contenente i vestiti ordinali online da Shein.
La piattaforma cinese qualche tempo fa era finita al centro delle polemiche dopo che la rivista tedesca Oko-test aveva denunciato che alcuni prodotti sarebbero pieni di sostanze chimiche tossiche. La maggior parte dei prodotti Shein testata risulterebbe, infatti, contaminata da sostanze chimiche, tra cui antimonio, dimetilformammide, piombo, cadmio, ftalati vietati, naftalene e idrocarburi policiclici aromatici (Ipa).

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