Antonio Albanese debutta all’Arena di Verona come regista di Rigoletto, nel 100° Opera Festival 2023
Antonio Albanese debutta all’Arena di Verona come regista di Rigoletto, nel 100° Opera Festival 2023
21 febbraio 2023, ore 18:07
Dopo dodici anni, il 100° Arena di Verona Opera Festival 2023 propone una seconda nuova produzione nella stessa stagione: oltre all’Aida inaugurale, un Rigoletto tutto nuovo che diventa un omaggio al grande cinema neorealista italiano degli anni ’50
«La mia migliore opera!». Così Giuseppe Verdi definiva Rigoletto, dopo aver sfidato la censura e conquistato il pubblico di mezza Europa, compreso Victor Hugo, autore dello scandaloso dramma Le Roi s’amuse tradotto in musica da Verdi con i versi del fidato Piave. Per un capolavoro del teatro musicale di tutti i tempi, mai uscito dal repertorio dalla prima veneziana del 1851, Fondazione Arena guarda ad un uomo di teatro (e del cinema italiano) di oggi, chiamando alla regia Antonio Albanese, pluripremiato attore e regista che ha già firmato messinscene d’opera, fra gli altri, al Teatro alla Scala di Milano, al Lirico di Cagliari, al Petruzzelli di Bari e al Filarmonico di Verona: Rigoletto sarà il suo debutto su grande scala nel millenario anfiteatro veronese. Rigoletto è il settimo titolo più rappresentato nella storia del Festival, con 102 recite distribuite in dieci allestimenti diversi lungo sedici estati fino al 2017.
La vicenda di Rigoletto raccontata in una formula nuova
Sull’immenso palcoscenico areniano, la vicenda di Rigoletto sarà raccontata in una forma nuova, verace e affascinante, che ne sottolineerà la forza drammatica di situazioni e rapporti fra personaggi, immutata anche rendendo gli uomini in scena più vicini al sentire contemporaneo: infatti la storia si collocherà nel Polesine degli anni ’50, parte di quella pianura rurale in cui Verdi nacque e scelse di vivere, diventata poi luogo d’elezione del grande cinema italiano, da Fellini a Pupi Avati. Non cambia il rapporto di potere fra il Duca – qui un grande proprietario terriero, ammirato temuto e invidiato dalla sua gente – e il suo sottoposto Rigoletto, faccendiere prescelto per arguzia tra i molti mezzadri, contadini e umili di cui il padrone dispone (e abusa). Le notti buie in campagna diventano teatro silenzioso di incontri segreti, amori, misteriosi affari e oscuri delitti, come da libretto.
Albanese: "Un vero onore, l'Arena di Verona uno spazio unico al mondo"
"È un vero onore per me occuparmi del buffone di corte più drammatico – dichiara il regista Antonio Albanese. – Considero Rigoletto un'opera impetuosa capace di esaltare passione e amore, vendetta e potere. Animare e incastonare questo capolavoro all'interno dell'Arena di Verona, per di più per i cento anni di questo spazio unico al mondo, mi rende felice. Cercherò di esaltare questa storia struggente, impegnandomi con autentica devozione e passione, promettendomi e promettendo di non impossessarmi dell'opera".
Le date e il cast
Le quattro rappresentazioni dal 1° luglio al 4 agosto schierano in scena un cast di stelle, a cominciare dal protagonista, in cui si alternano alcuni fra i baritoni più richiesti di oggi: Roman Burdenko, Ludovic Tézier, Luca Salsi - nessuno dei quali ha mai affrontato questo ruolo a Verona - e Amartuvshin Enkhbat, che proprio in Rigoletto esordì in Arena nel 2017. L’amatissima figlia Gilda è impersonata da due specialiste quali il soprano armeno Nina Minasyan - già applaudita Violetta - e la statunitense Nadine Sierra, che il 4 agosto farà il suo debutto scenico areniano dopo una presenza in concerto nove anni fa. Le sorprese non mancano nemmeno sul fronte tenorile: l’azero Yusif Eyvazov, storico amico dell’Arena, che ha scelto anche per cimenti impegnativi in nuovi personaggi, interpreta per la prima volta il Duca nelle recite dell’1 e del 7 luglio; oltre a lui per una data ciascuno faranno il loro atteso debutto in Anfiteatro due diversi e prestigiosi Duchi quali Juan Diego Flórez e Piotr Beczała. Non da meno sono i ruoli di Sparafucile e Maddalena, fratelli in (mal)affare: esordio areniano per il basso Gianluca Buratto e conferma per il giovane mezzosoprano Valeria Girardello. Nei ruoli di fianco si riuniscono esperti e giovani talentuosi: Agostina Smimmero (Giovanna), Gianfranco Montresor (Monterone), Nicolò Ceriani (Marullo), Riccardo Rados (Borsa), Matteo Ferrara e Francesca Maionchi (Conti di Ceprano), Giorgi Manoshvili (usciere), Elisabetta Zizzo (paggio). A dirigere il cast internazionale, nonché l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona e il suo Coro maschile preparato da Ulisse Trabacchin sarà il maestro Marco Armiliato, già Direttore Musicale dello scorso Festival. RTL 102.5 è media partner della rassegna.