Antonio Tajani a RTL 102.5: “I 3,5 miliardi di extraprofitti decisione di buon senso. I soldi andranno alla sanità”

Antonio Tajani a RTL 102.5: “I 3,5 miliardi di extraprofitti decisione di buon senso. I soldi andranno alla sanità”

Antonio Tajani a RTL 102.5: “I 3,5 miliardi di extraprofitti decisione di buon senso. I soldi andranno alla sanità”


16 ottobre 2024, ore 10:00

Sulla missione UNIFIL: “Sarebbe un errore ritirarsi. La vita di nessun soldato italiano è in pericolo”

Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è intervenuto nel corso di Non Stop News, su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro per un punto sulle ultime notizie di attualità e politica.

MIGRANTI IN ALBANIA

“Questa operazione fa discutere le opposizioni, ma mi pare che questo accordo tra Italia e Albania sia stato portato come modello anche dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che in una lettera ai commissari ha detto che deve essere recepito come esempio positivo per affrontare la questione migranti. Ricordiamo che tutti i centri sono gestiti da autorità italiane. Quindi è un investimento per combattere l'immigrazione illegale, i trafficanti di esseri umani e per rimandare nei Paesi d'origine coloro che non hanno diritto di venire in Italia. Quindi, è una scelta concreta, coraggiosa, che raccoglie consensi nell'Unione Europea. Mi pare quindi fuori luogo la polemica delle opposizioni”.

EXTRAPROFITTI: “DECISIONE DI BUON SENSO. I 3,5 MILIARDI ANDRANNO ALLA SANITÀ”

Tra lei e Giorgetti ha vinto lei? “Ha vinto il buon senso. Forza Italia ha sempre detto che non bisognava aumentare le tasse, e il concetto di "extraprofitti" è un concetto da Unione Sovietica. Le banche dovevano fare la loro parte, ma grazie a un accordo fra il governo e gli istituti di credito e assicurativi, questo è avvenuto e siamo riusciti a mettere a disposizione 3,5 miliardi per la sanità. Si tratta di buon senso, perché si possono ottenere risultati discutendo, parlando, senza imporre decisioni dall'alto. È un accordo fra governo e banche, senza alcuna azione punitiva. La cifra è stata concordata, si tratta di anticipazioni che permetteranno di avere liquidità. Sono meccanismi bancari tecnici che consentono di avere 3,5 miliardi, in parte costituiti da 970 milioni di assicurazioni. Tecnicamente si chiama "stock option", e si tratta di imposte differite”.

VIAGGIO IN ISRAELE E PALESTINA

“L'obiettivo è lavorare per la pace e per gli aspetti umanitari, favorendo il cessate il fuoco a Gaza e fornendo aiuti alla popolazione palestinese. Questo piano italiano ha permesso di portare beni alimentari a Gaza. La cosa importante è che l’Italia ha ottenuto il sostegno sia di Israele sia dell'Autorità Nazionale Palestinese. Per questo motivo vogliamo continuare a portare aiuti alla popolazione palestinese. La prossima settimana ci sarà il G7 a Pescara e aprirò una conferenza dedicata agli aiuti umanitari e al supporto ai civili. Naturalmente, a Israele chiederemo di non toccare le basi UNIFIL: abbiamo dichiarato che i soldati italiani non si toccano e continueremo a insistere su questo. Israele è un Paese amico e non può mettere in pericolo i nostri militari. All'Autorità Nazionale Palestinese ribadirò che siamo favorevoli a uno Stato palestinese non guidato da Hamas. È necessario riunificare la Palestina per poi avviare la creazione di uno Stato palestinese.

UNIFIL

“Non credo sia giusto ritirarsi, perché penso che con nuove regole di ingaggio e possibilità di interventi, l’UNIFIL possa rappresentare un cuscinetto tra Israele e Libano. Un altro cuscinetto formato da forze armate libanesi potrebbe contrastare Hezbollah ed evitare conflitti. I caschi blu non se ne andranno: questa è una decisione delle Nazioni Unite. La mia opinione è che dobbiamo rimanere, garantendo la sicurezza dei nostri soldati. Nessun soldato italiano è stato ferito: sono protetti e sicuri nei bunker, e al momento non ci sono pericoli per la vita dei nostri militari. Parlerò di questi episodi in Israele”.

LO STATO PALESTINESE

“Bisogna riconoscere uno Stato palestinese, e noi siamo favorevoli, ma oggi questo Stato non esiste ancora. Certamente non possiamo riconoscere Hamas. Bisogna riunificare la Palestina, che ora è divisa in due, e poi dare avvio a uno Stato palestinese che deve essere riconosciuto da Israele. Non si può riconoscere qualcosa che non esiste. Il riconoscimento della Palestina da parte della Spagna non ha portato a nulla, ha solo irritato Israele”.

CITTADINANZA AL COMPLETAMENTO DEL CICLO DI STUDI CON PROFITTO

“Abbiamo presentato alla Camera la nostra proposta, che si chiama "ius italiae", per la concessione della cittadinanza a coloro che vengono in Italia fino a 5 anni o ai figli di stranieri che vivono in Italia e possono chiedere la cittadinanza al completamento del ciclo di studi con profitto. La scuola è il modo migliore per integrare, molto meglio della legge attuale, che concede la cittadinanza a 18 anni e spesso non garantisce un’integrazione adeguata. Mi auguro che le proposte di buon senso vengano approvate: la cittadinanza non può essere concessa a chi afferma semplicemente di avere un ascendente italiano”.


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