Antonio Tajani a RTL 102.5: "Roberto Salis? Bisogna conoscere il diritto prima di parlare”
Antonio Tajani a RTL 102.5: "Roberto Salis? Bisogna conoscere il diritto prima di parlare”
12 giugno 2024, ore 10:30
Post europee: “Mi auguro una maggioranza composta da popolari, liberali e conservatori”
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è intervenuto nel corso di Non Stop News, su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro per un punto sulle ultime notizie di politica e attualità.
UN ANNO DALLA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI
«Berlusconi è stato il grande leader che ha fondato il bipolarismo in Italia, creando la coalizione di centro-destra alternativa alla sinistra, con un posizionamento europeista e atlantista, e con un rapporto privilegiato politico e internazionale con gli USA, guardando all'Asia e al Medio Oriente. Anche il governo attuale è figlio della sua intuizione. Ha concluso la sua carriera politica e di vita portando ancora una volta Forza Italia al governo e, ancora oggi, Forza Italia, è la terza forza politica del Paese. Questo significa che la sua eredità è feconda e continua ad essere protagonista della vita politica italiana. Berlusconi ha fondato le radici del nostro movimento politico; le sue idee sono ancora vive e il suo progetto è di straordinaria attualità. Questo ci permette di essere protagonisti, ma non abbiamo fatto un partito museo, è un partito che guarda al futuro».
POSIZIONI DIFFERENTI CON LA LEGA
«Durante la campagna elettorale, quando c’è una votazione con sistema proporzionale, risaltano le individualità delle diverse forze politiche. Noi non siamo un partito unico e apparteniamo a partiti europei differenti. Forza Italia fa parte del Partito Popolare Europeo. Siamo diversi, ma siamo parte di una coalizione formata da Berlusconi, unita, sigillata dal voto degli elettori. Continueremo a lavorare insieme anche se siamo diversi. Questo rappresenta un elemento di forza della coalizione, abbiamo elettorati diversi».
TERZO POLO
«Renzi e Calenda? Non sono interessati al nostro progetto. Per noi conta il risultato degli elettori. Lo spazio fra Meloni e Schlein è occupato da Forza Italia».
UCRAINA
«Non abbiamo detto che non manderemo più armi a Kiev, abbiamo annunciato un nuovo pacchetto in occasione della conferenza sulla ricostruzione. Il punto è non lavorare per un'escalation. Questo però non ha a che vedere con il sostegno all’Ucraina. Il segnale da parte nostra è chiaro: vogliamo la pace, siamo dalla parte dell’Ucraina, ma non siamo in guerra con la Russia».
ILARIA SALIS
«Su Ilaria Salis non ho nulla da dire, bisogna conoscere il diritto prima di parlare. Non posso comunicare nulla prima della comunicazione dell’elezione. Nessuno di noi è eletto, serve la comunicazione della corte d’appello, che ancora non c’è. Poi ne deve prendere atto il Parlamento Europeo. Non bastano i titoli dei giornali. Non posso comunicare nulla prima della comunicazione. Quando succederà, sarà comunicata all’autorità competente ungherese che prenderà le sue decisioni. Poi toccherà al Parlamento Europeo intervenire».
COMMISSARIO ITALIANO
«Ci sono tanti nomi da valutare e su cui decidere. Politicamente è importante decidere il vicepresidente della Commissione Europea, che in questo momento non c’è. Questa volta non sarò in campo, continuo a fare il ministro degli esteri italiano, e sarò fortemente impegnato per tutelare i nostri interessi anche in Europa. Mi auguro che Giorgia Meloni dica la sua sull’indicazione del presidente della Commissione Europea. Meloni è anche leader dei conservatori europei, mentre io sono vicepresidente del Partito Popolare Europeo e mi auguro che si formi una maggioranza composta da popolari, liberali e conservatori. Vedremo, le trattative devono ancora cominciare. Ieri mi sono confrontato con Merz, a Berlino, e mi sono rallegrato dei risultati del suo partito in Germania e abbiamo iniziato a pianificare strategie comuni»