26 gennaio 2021, ore 10:39
I consumatori italiani furono ingannati, secondo le accuse, dalle pratiche di obsolescenza, la causa riguarda al sostituzione delle batterie
Parte la class action contro Apple, con una richiesta di risarcimento di 60 milioni di euro per tutti i consumatori italiani ingannati dalle pratiche di obsolescenza programmata riconosciute anche dalle autorità italiane. A dare il via all'azione è Altroconsumo che ha notificato al colosso americano l'atto di citazione dinanzi al Tribunale di Milano. Il caso interesserà i proprietari di iPhone 6, 6 Plus, 6S e 6S Plus, prodotti che corrispondono a oltre 1 milione di unità vendute in Italia fra il 2014 e il 2020.
Il risarcimento richiesto
Il risarcimento richiesto corrisponde alla cifra pagata dai consumatori per la sostituzione della batteria del dispositivo, che oscilla fra i 29 e gli 89 euro (con una media di circa 60 euro per consumatore), a seconda che abbiano beneficiato o meno del prezzo promozionale offerto durante la campagna di sostituzione delle batterie realizzata dall'azienda. La causa di Altroconsumo si aggiunge alle due già avviate nel dicembre 2020, da parte dei membri di Euroconsumers Test-Achats in Belgio e OCU in Spagna, a cui seguirà anche Deco in Portogallo. Punto di forza, la class action negli Stati Uniti con cui i consumatori americani sono riusciti a ottenere 500 milioni di dollari dalla big tech della Silicon Valley. Inoltre, poche settimane fa Apple ha accettato di pagare 113 milioni di dollari per porre fine alle accuse di 33 stati americani e del Distretto di Columbia, per aver agito in modo ingannevole, aver danneggiato i modelli di iPhone 6 e indotto gli utenti ad acquistare nuovi dispositivi.
La posizione di Altroconsumo
"La battaglia di Altroconsumo contro Apple ha origine nel 2014, dopo aver raccolto numerosi casi di consumatori che riscontravano problemi a livello di performance dei propri smartphone dopo aver acconsentito all'aggiornamento obbligatorio del software - viene ricordato dall'organizzazione - A seguito delle segnalazioni inviate all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nel 2018 il colosso californiano ha ricevuto una sanzione di 10 milioni euro per pratiche commerciali scorrette e aggressive". Nel maggio del 2020 il TAR Lazio ha respinto il ricorso effettuato da Apple, ricorda ancora Altroconsumo, e il Tribunale ha quindi confermato che la società di Cupertino ha rilasciato gli aggiornamenti del firmware iOS 10 e 10.1.2 per gli iPhone 6/6Plus/6s/6sPlus, senza offrire ai consumatori informazioni adeguate e complete in merito all'incisiva riduzione delle performance dei dispositivi. Per limitare i danni, Apple ha avviato una campagna di sostituzione della batteria a prezzo ridotto, un intervento che non corrisponde tuttavia - secondo Altroconsumo - ad un equo risarcimento dei consumatori italiani danneggiati.