24 agosto 2024, ore 12:32
La famiglia D’Italia perde pezzi, Arianna e il ministro separati in casa, ma legati da un grande affetto e da stima. Lei dice: l’amore è un’altra cosa
Il paragone sembra blasfemo, ma la famiglia Meloni è queer quasi quanto quella di Michela Murgia. Mamma, sorelle, conviventi (ex), compagni (sempre ex) nipoti e amici formano un clan piuttosto corposo che spesso si muove in blocco, soprattutto verso la Puglia. Ciononostante, un altro pezzo importante del club si è staccato, e oggi, con un’intervista rilasciata al Foglio dalla sorella della premier, è stato ufficializzato.
LA CONFERMA
Il colloquio si incentra soprattutto sul tentativo di Arianna di esprimere il legame umano con il suo ‘ex’ compagno: solido onesto eccetera eccetera. E anche qualche gaffe, ma questo lo aggiungiamo noi. “Sì è vero, non stiamo più insieme da un po’” conferma la sorella maggiore della premier “Per Lollo mi butterei nel Tevere, come si dice a Roma. Ci vogliamo bene, so quanto vale, conosco di che pasta politica sia fatto: uno in grado di lavorare 500 ore al giorno. E’ una persona solida, onesta e con una grande preparazione. Il nostro progetto politico va avanti, i nostri rapporti personali sono ancora solidi, poi l’amore è un’altra cosa. L’affetto e la stima rimangono intatti. Per ora è così. E visto che sono affari nostri e ci sono tante persone che amiamo in mezzo, la finirei qui con la curiosità morbosa. Grazie”.
IL COMPLOTTO
Chissà se le vicende che l’hanno coinvolta nei giorni scorsi hanno funto da acceleratore di qualcosa che era nell’aria. Arianna, da quando Fratelli D’Italia è il primo partito del governo, è comprensibilmente spesso oggetto di attenzione mediatica. L’ultimo capitolo gira attorno all’editoriale del direttore Alessandro Sallusti che, su Il Giornale, parlava di una possibile indagine per traffico di influenze che la riguardava (smentita convintamente dai giudici). Un florilegio di commenti, critiche, risposte, dichiarazioni si sono sviluppate e hanno riempito pagine pagine di giornali che, forse, faticano in questo momento dell’anno a trovare argomenti più significativi, trasformando la vicenda in un piccolo caso agostano. Tra complottismi e vittimismi, l’impressione è che non ci sia la reale volontà di far cadere l’argomento. Le sorelle più importanti l’Italia hanno scelto di rispondere ad ogni provocazione, e Arianna non si tira indietro neanche oggi.
IL NEMICO
Un po’ vittima e un po’ carnefice afferma che non si è mai sognata di attaccare la magistratura, e quando si nomina anche Berlusconi afferma “Nessuno si paragona a un grande statista come Berlusconi. Va bene le accuse di mitomania che traspaiono dal racconto che si fa di me, ma pietà! Ho un senso della misura” E aggiunge: “provo a dirlo bene: lungi da me attaccare la magistratura. L’attacco semmai è nei confronti di un certo giornalismo che mi tira in ballo di continuo descrivendomi alle prese da due anni con nomine e trame di potere. Questo mi avvilisce”. Insieme dal ‘95, 2 figlie, e un percorso politico parallelo, la sorella e il cognato d’Italia si congedano, ma, se prenderanno esempio dalla coppia presidenziale, “Lollo“ non sparirà dai radar di questa famiglia queer.