Armi da fuoco sui set cinematografici di Hollywood, tanti gli incidenti e le tragedie nel corso degli anni
Armi da fuoco sui set cinematografici di Hollywood, tanti gli incidenti e le tragedie nel corso degli anni
23 ottobre 2021, ore 10:00
Il dramma sul set del western "Rust", con Alec Baldwin, in cui è rimasta uccisa la direttrice della fotografia del film, non è un episodio isolato nella storia del cinema
Tragedie come quella sul set del western "Rust", in cui Alec Baldwin, con una pistola di scena, ha sparato uccidendo Halyna Hutchins, direttrice della fotografia del film, e ferito gravemente il regista Joel Souza, non sono episodi unici nella storia del cinema. Il primo che viene in mente, immediatamente, è quello della morte, nel 1993, di Brandon Lee, 28 anni, figlio del mito delle arti marziali Bruce Lee, morto durante le riprese de "Il Corvo", dopo essere stato colpito, per errore, da una pistola che avrebbe dovuto sparare a salve, ma che conteneva ancora un vero proiettile.
Armi in scena pericolose
Vere armi da fuoco sono usate di frequente nelle riprese cinematografiche e, per quanto caricate a salve, possono essere comunque pericolose o, addirittura, causare la morte. Un esempio tragico è quanto accadde nel 1984, sul set del telefilm "Cover Up". Durante una pausa delle riprese, l'attore Jon-Erik Hexum, mimando il gioco della roulette russa si sparò alla tempia con una 44 Magnum. La pistola era caricata a salve, ma il colpo gli fratturò il cranio causando una fatale emorragia cerebrale.
Tragedia nel muto
La prima vittima di cui si ha ricordo è del 1915 e fu una comparsa del film muto "The Captive" di Cecil B. DeMille. Durante una ripresa in cui un gruppo di soldati doveva sfondare una porta, le comparse spararono usando munizioni vere per far sì che la scena fosse più vicina alla realtà. Il regista ordinò, poi, di ricaricare le armi con cartucce a salve, per girare il segmento successivo, in cui la porta veniva sfondata. Una delle comparse, però, lasciò, per errore, un vero proiettile nel suo fucile che, al momento dello sparo, colpì alla testa un'altra comparsa, Charles Chandler, che morì all'istante.
Incidenti anche negli spot
Nel 1919, sul set di uno spot pubblicitario, girato durante le riprese de "Il castello incantato", l'attore comico e stuntman Harold Lloyd perse il pollice e l'indice della mano destra quando raccolse quella che pensava fosse una bomba di scena con la miccia accesa, rendendosi conto, troppo tardi, che si trattava, invece, di una bomba vera.
Paura per Buster Keaton
Nel 1926, durante le riprese di uno dei capolavori del grande Buster Keaton, "Come vinsi la guerra", ci furono diversi incidenti. Alcuni soldati della guardia nazionale, impiegati come comparse per le scene di battaglia nel film, ambientato durante la guerra di secessione, furono feriti per il malfunzionamento dei moschetti o dalle esplosioni. Buster Keaton stesso perse i sensi per un colpo di cannone esploso troppo vicino. L'aiuto regista Harry Barnes, infine, venne colpito al volto da una carica a salve.
Scarface e Trappola di cristallo
Nel 1983, la produzione di "Scarface", il remake di Brian De Palma della pellicola di Howard Hawks del 1932, fu bloccata, per due settimane, dopo che il protagonista, Al Pacino, si era bruciato la mano con la canna arroventata di un'arma che aveva sparato. Sul set di "Trappola di cristallo - Die Hard", nel 1988, Bruce Willis perse quasi del tutto l'udito dell'orecchio sinistro dopo aver sparato con una pistola caricata a salve sotto un tavolo.