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Arrigo Sacchi torna in panchina a 78 anni? "No, mica sono matto"

Arrigo Sacchi torna in panchina a 78 anni? "No, mica sono matto"

Arrigo Sacchi torna in panchina a 78 anni? "No, mica sono matto" Photo Credit: agenziafotogramma.it


L'ex ct della Nazionale e allenatore del Milan chiarisce l'equivoco nato dalle sue dichiarazioni

"Sto pensando di tornare ad allenare, in Italia o all'estero".

Questa la dichiarazione attribuita ad Arrigo Sacchi ieri, durante una conversazione con l'Adnkronos sullo stato del massimo campionato di calcio italiano.

L'allenatore 78enne, interpellato sulle squadre che lo avrebbero già contattato, aggiunge: "Ne ho tante. Ma se farlo in Italia non lo so. Perché io voglio troppo bene a questo paese, solo che ho un difetto: dico quello che penso e quindi a volte devo dire quello che penso di noi. E questo mi dispiace dirlo. E quindi cerco di evitare prima. Mi chiedono di andare per esempio in Brasile, in Argentina, in Spagna. E tanti altri".

Una rivelazione clamorosa, che ben presto fa il giro di siti e social. Passano alcune ore e arriva la smentita del diretto interessato.

Sacchi smentisce: "Non tornerò ad allenare"

Intervistato dal quotidiano La Gazzetta dello Sport, il decano degli allenatori italiani nega tutto e corregge il tiro:

"State scherzando? Al calcio ho dato tutta la mia vita, ma adesso, a settantotto anni, come posso pensare di tornare in panchina? Non sono mica matto. È frutto di un equivoco. Ho semplicemente mandato un messaggio a Galliani nel quale gli ho detto che, se avesse bisogno di un aiuto per il Monza, io sarei disponibile. Ma non certo per fare l'allenatore. Io sono riconoscente a Galliani, come al presidente Berlusconi, per tutto quello che hanno fatto per me".

Dunque, nessun sorprendente ritorno per l'ex ct azzurro e storico allenatore del Milan, che ad aprile compirà 79 anni:

"Assolutamente no. Ho tanti contatti con allenatori e dirigenti, il calcio lo vivo ancora, lo osservo, lo studio e ne scrivo per la Gazzetta. Pensate che spesso ricevo telefonate dal Brasile, dall'Argentina o dalla Spagna dove mi chiedono commenti su questa o su quella partita, giudizi su questo o su quel giocatore. Io sono 'malato' di calcio, lo sapete: ho dato tutto me stesso a questo sport e, se potessi, farei qualsiasi cosa per migliorarlo. Però, ve lo dico chiaramente, non ho proprio intenzione di sedermi di nuovo in panchina. L'ultima volta è stato al Parma nel 2001, e poi ho detto basta".


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