Arrivano cenoni e pranzi di Natale e Capodanno, attenzione alle intossicazioni alimentari

Arrivano cenoni e pranzi di Natale e Capodanno, attenzione alle intossicazioni alimentari

Arrivano cenoni e pranzi di Natale e Capodanno, attenzione alle intossicazioni alimentari   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


24 dicembre 2023, ore 08:00

Dai frutti di mare al dessert, alcuni cibi sono ad alto rischio di contaminazione batterica, se mal conservati potrebbero essere causa di intossicazioni

Con il Natale alle porte siamo tutti pronti ad abbuffarci a tavola, mangiando spesso alimenti come frutti di mare, formaggi, insalate e anche dessert, preparati a casa, seguendo le tradizionali o elaborate, ma è proprio nella preparazione che si si devono rispettare e norme igieniche per prevenire intossicazioni gastroalimentari che rovineranno le Feste. Questo è periodo in cui eccediamo con il cibo e quello che troviamo a tavola, che appaga l’occhio, potrebbe, invece causare vulnerabilità, se non preparato come di deve. Bastano pochi, ma semplici consigli per non rovinarci le vacanze e la festa di fine anno. Ecco dunque alcuni consigli degli esperti per evitare rischi di tossinfezione alimentare.


Pesce

Classici in tavola nei cenoni della vigilia e del pranzo di Natale, il pesce e i frutti di mare crudi, che possono nascondere dei rischi di intossicazioni gastroalimentari. Ma anche quelli marinati possono essere sensibili al batterio della Listeria. Per prepararli al meglio bastano due regole fondamentali: per primo serve igiene, quindi lavarsi sempre le mani e le superfici prima e dopo aver preparato i frutti di mare, poi occorre seguire la regola delle 2-4 ore. Si può servire il cibo rimasto a temperatura ambiente per due ore o meno, quindi può quindi ritornare nel frigorifero. Se invece supera le 4 ore a temperatura ambiente va buttato e non mangiato. Altro classico delle feste, le ostriche. Se crude possono essere fonte di batteri nocivi come il Vibrio vulnificus, che può causare una malattia potenzialmente mortale. Le persone con patologie che hanno un sistema immunitario compromesso, malattie del fegato o diabete sono particolarmente sensibili a questo batterio. L'unico certezza per consumare le ostriche è assicurarsi che siano ben cotte. Se proprio non si resiste, occorre assicurarsi di acquistarle in un negozio di fiducia.


La carne e i formaggi

Se il pesce, mangiato crudo può essere fonte di pericolo di infezioni gastroalimentari, anche il tacchino arrosto può nascondere insidie. Deve essere ben cotto, soprattutto all’interno per garantire la distruzione di agenti patogeni come Salmonella e Campylobacter. Altro classico è il formaggio, che non manca mai sulla tavola degli italiani. Formaggi a pasta molle come brie, camembert, ricotta, feta, mozzarella possono presentare rischi di presenza di Listeria monocytogenes, un batterio particolarmente pericoloso per le donne incinte, gli anziani o le persone immunocompromesse. Anche in questo caso, vale la regola delle 2-4 ore.


La verdura

Anche la verdura e l’insalata richiedono attenzione speciale perché sono a rischio di diversi batteri, tra cui Listeria, Escherichia coli, Salmonella, epatite A, Norovirus, Ciclospora e molti altri. Gli esperi consigliano di utilizzare sempre taglieri diversi da quelli usati per carne e prodotti crudi, e di conservarle sempre in frigorifero.


Il dolce

Sulle tavole degli italiani non mancano mai i dolci, anche a Natale, soprattutto quelli fatti in casa e allora, tra tronchetto di cioccolato, pavlova, a base di meringa farcita di panna e frutta, o dolci alla crema, si nasconde il rischio di batteri come E.coli, Salmonella e Listeria perché tra gli ingredienti ci sono le uova crude. Anche in questo caso, oltre all’igiene negli utensili per la preparazione, è sempre bene non lasciare i dolci fuori dal frigorifero per troppe ore.


Argomenti

  • gastroalimentari
  • Natale