Aspettando Deadpool & Wolverine, alla scoperta dell’Artigliato Canadese con lo scheletro di adamantio

Aspettando Deadpool & Wolverine, alla scoperta dell’Artigliato Canadese con lo scheletro di adamantio

Aspettando Deadpool & Wolverine, alla scoperta dell’Artigliato Canadese con lo scheletro di adamantio   Photo Credit: agenziafotogramma.it


23 luglio 2024, ore 23:36

Una combo di personaggi esplosiva quella che il Marvel Cinematic Universe si appresta a riportare sul maxi-schermo alla fine di luglio, dopo un'assenza di svariati anni.

Erano due grandi assenti da un po’ di tempo, rispettivamente dal 2018 e dal 2017, ma “Deadpool & Wolverine” stanno per tornare. Per la gioia dei fan dei due personaggi di casa Marvel, i cinema si apprestano a riportarli ancora una volta sul maxi-schermo. Terza esperienza (più una quarta piccola parte nel 2009) per Deadpool, mentre per Wolverine è la decima apparizione, tra pellicole degli X-Men e quelle a lui esplicitamente dedicate (oltre al Cameo in "Deadpool 2").

E oggi andiamo alla scoperta proprio del secondo dei personaggi citati nel titolo del nuovo film del Marvel Cinematic Universe.

LA CARTA D'IDENTITÈ DI WOLVERINE

La storia del co-protagonista di “Deadpool & Wolverine” affonda le sue radici temporali negli anni settanta, precisamente nel 1974. Nel mese di ottobre di quell’anno, nell’albo “The Incredible Hulk #180” appariva per la prima volta quello che, successivamente, sarebbe stato soprannominato “l’Artigliato Canadese”. All’anagrafe James “Logan” Howlett nasce grazie agli sforzi congiunti di Len Wein (ai testi) e di Herb Trimp (ai disegni), con l’ausilio di John Romita Senior.

Membro di spicco della famiglia dei Mutanti, capitanati dal Professor Charles Xavier, si contraddistingue per la capacità di rigenerare i propri tessuti. In sostanza, così come anche l’altro co-protagonista di “Deadpool & Wolverine”, è a sua volta dotato di fattore rigenerante. Un dettaglio non da poco per un personaggio che, nel corso della sua carriera editoriale, ha affrontato centinaia di sanguinose battaglie.

Il “Progetto Arma X”, attraverso una procedura molto poco delicata, ha rivestito il suo scheletro di adamantio, una lega pressoché indistruttibile di cui sono fatti anche i suoi artigli retrattili. Che poi sono la causa principale, assieme alla sua nazionalità, della nascita del soprannome citato poche righe più su.


LE PRINCIPALI STORIE PER CONOSCERE IL PERSONAGGIO

È chiaro che, dal 1974 ad oggi, tante sono state le storie con protagonista Wolverine a essere state pubblicate. Immancabili gli alti e bassi narrativi, sebbene ci siano delle avventure che ne hanno forgiato il mito e che, epoca dopo epoca, ritornino in formato differente, appannaggio delle nuove generazioni di lettori.

Tra i volumi immancabili nella libreria di un fan Marvel, inclusi nella collana “Marvel Must Have”, ha un posto d’onore “Wolverine: Vecchio Logan”. Qui troviamo un personaggio in un futuro distopico, che vive tranquillo la sua vita. Un evento ne scombussolerà la quotidianità e lo porterà ad affrontare un viaggio per gli States che sarà anche un viaggio di riscoperta personale.

Non sono mancati momenti difficili poi per l’artigliato canadese, e questi sono raccolti in due diversi volumi: “Wolverine: In Punto di Morte” e “La Morte di Wolverine”. In queste due diverse storie a essere messi in discussione sono le due principali caratteristiche del protagonista, vale a dire lo scheletro di adamantio e il fattore rigenerante. Inutile dirlo, storie decisamente esplosive per contenuti e disegni.

Insomma, di modi per conoscere il personaggio ce ne sono un bel po’, pronti per rivederne ancora una volta le gesta cinematografiche con Hugh Jackman che saprà rendere nuovamente giustizia al personaggio di casa Marvel.


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