Aspides, anche i Cinque Stelle votano a favore della missione in Mar Rosso. Tajani: “Soltanto difensiva”

Aspides, anche i Cinque Stelle votano a favore della missione in Mar Rosso. Tajani: “Soltanto difensiva”

Aspides, anche i Cinque Stelle votano a favore della missione in Mar Rosso. Tajani: “Soltanto difensiva” Photo Credit: Agenzia Fotogramma


Si spacca il fronte pacifista, con il sì del partito di Giuseppe Conte l’Alleanza Verdi e Sinistra italiana rimane l’unica posizionata sul no. E mentre la maggioranza si presenta in Parlamento con una mozione unitaria, le opposizioni ne presentano ben cinque

Alla fine la mozione dei Cinque Stelle incassa i voti della maggioranza e del Pd. Soltanto Sinistra italiana e i Verdi non votano la parte relativa ad Aspides. Il partito di Giuseppe Conte si rimangia la linea dell’astensione, e vota a difesa delle navi mercantili nel Mar Rosso. Anche se si tratta di un ripensamento pieno di perplessità: in aula i 5s tornano a chiedere il disimpegno dall’Ucraina e minacciano di rivedere la loro decisione se Aspides diventasse una missione offensiva. Rimane però il dato principe: il fronte pacifista si spacca, la Sinistra e i Verdi votano contro il M5s.


Tajani

Insomma, alla fine il ministro degli Esteri Antonio Tajani riesce a convincere i Cinque Stelle a votare con la maggioranza sulla politica estera. Difatti, quando in Parlamento si discute l’autorizzazione a tre missioni internazionali (una civile in Ucraina, la missione Levante nella striscia di Gaza e Aspides, la missione europea di difesa dagli attacchi Houti nel Mar Rosso) Tajani annuncia il parere favorevole del governo alla risoluzione pentastellata, e in aula si leva un brusio di sorpresa. Al punto che il responsabile della Farnesina deve ripeterlo tre volte: “Testo 0.95 dei Cinque Stelle, governo favorevole”.


Conte

E’ la prima volta che il partito di Conte converge e lascia isolati i pacifisti di Avs. La trattativa l’ha condotta in prima persona il leader del M5s col titolare della Farnesina. Il ministro punta sulla posta in gioco. La missione europea a guida italiana difende le navi commerciali che passano per il Mar Rosso, dirette al canale di Suez. Gli attacchi degli Houti sul piano economico hanno compromesso “la regolarità del rifornimento merci con effetti negativi sulle aziende italiane. Siamo un Paese che vive di esportazioni, il 40 per cento del pil è fatto di export, e il 40 per cento dell’export marittimo passa attraverso Suez. Il costo del nolo, in una sola settimana a inizio gennaio, è aumentato del 25 per cento”. Ieri in Commissione le cose sono andate diversamente, coi Cinque stelle fermi sull’astensione. Un’astensione difficile da motivare dato che l’obbiettivo è quello di difendere navi commerciali dagli attacchi terroristici. Il punto divisivo, come ricorda Tajani, era “lessicale” ma anche “politico”. Vale a dire, la previsione che la missione Aspides fosse “eminentemente difensiva”. Come andava interpretato l’avverbio? Lo spiega Tajani in aula: “C’è stato un fraintendimento lessicale. ‘Eminentemente’ andava interpretata in senso rafforzativo, non nel senso di ‘soprattutto’”. Ossia, non lasciava spazio a operazioni della missione europea di tipo offensivo. Per superare le possibili fonti di ambiguità Tajani accetta di toglierla del tutto. E il ministro aggiunge in aula: “La missione Aspides avrà compiti solo di natura difensiva, non potrà intraprendere cioè azioni di tipo preventivo”. Per essere ancora più chiaro, Tajani dà parere favorevole al testo della risoluzione Cinque Stelle.


Le opposizioni

E mentre la maggioranza si presenta in aula con una mozione unitaria, le opposizioni ne presentano ben cinque. A sorpresa, questa volta l’esecutivo si mostra più critico col Pd che con Conte. A Lia Quartapelle - che ha sottolineato come il governo si presenti a chiedere l’autorizzazione dopo che la Nave Duilio nel Mar Rosso ha distrutto un drone - Tajani replica che i tempi dell’Europa non dipendono da lui. “Lei sa onorevole Quartapelle che il Consiglio affari esteri si riunisce per iniziativa dell’Alto rappresentante della politica estera e del presidente di turno, che è belga. Io sono stato presidente di un’assemblea parlamentare e ho grande rispetto per il Parlamento. Questa è l’undicesima volta che vengo a riferire”. Tensioni insolite tra i Dem e il ministro azzurro. Alla mozione del Pd, poi, Tajani dà parere favorevole ma chiede di cancellare la parte che riguarda il finanziamento all’Unrwa, l’agenzia Onu per la Palestina. Anche sulla mozione di Azione chiede una piccola modifica. Gli unici testi accettati senza modifiche sono quello della maggioranza, quello di Italia viva e quello dei Cinque Stelle.


I Cinque Stelle

Il testo dei Cinque Stelle invoca da Palazzo Chigi di “garantire la natura difensiva dell’operazione Eunavfor Aspides e di informare costantemente le Camere sul suddetto dispositivo multidominio”. Ma che non si tratti di un idillio, lo si capisce quando prende la parola in aula Riccardo Ricciardi, a nome del partito grillino. Dopo aver avvertito che se Aspides si trasformasse in missione offensiva loro saranno “i primi a chiedere che la missione venga interrotta”, Ricciardi passa all’Ucraina, ricordando la teoria del disimpegno militare cara ai cinque Stelle. “Siamo dentro una narrazione che dice che di là c’è Hitler, e che dobbiamo combatterlo. Vogliamo continuare a pensare che noi siamo i buoni e loro i cattivi, che loro sono l’esercito da sconfiggere? Forse stiamo sbagliando, perché sembra che i cattivi sono sempre di più e i buoni di meno e poi così buoni non lo sono mai stati”. Il M5s ne ha anche per Meloni, colpevole di aver fatto “l’inchino a Washington”, con Biden “che parlava di cessate il fuoco col gelato in mano”, e avanzano dubbi pure sull’ingresso dell’Ucraina in Europa. “Facciamo entrare tutti nella Ue, entriamo tutti nella Nato… ma qualcuno si è chiesto se l’Ucraina entra nell’Unione, l’agricoltura europea va a gambe all’aria? Il 20% del budget della politica agricola dobbiamo darlo a loro, l’Italia perderebbe il 32%”.


La notizia

Insomma, un discorso molto lontano dalle posizioni atlantiste di Tajani. Ma la notizia di oggi resta il fatto che si rompe il fronte pacifista. I Cinque Stelle perdono il copyright. “Ma noi non diremo che chi vota contro è vile”, chiarisce Ricciardi. Anche Paolo Ciani, il vicepresidente del gruppo Dem vicino a Sant’Egidio, vota a favore. Solo Sinistra Italiana e Verdi restano sulla linea del no ad Aspides. “Ma non ci sentiamo soli. Dal Manifesto all’ Osservatore romano dicono le cose che diciamo da tempo”, afferma Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Sinistra Italiana-Verdi. Anche perché, evidenzia il partito di Fratoianni, c’è “una esplicita connessione” tra la missione europea Aspides e quella anglo-americana Prosperity Guardian che è “una vera e propria operazione militare con incursioni sul territorio yemenita e attacchi preventivi contro obiettivi Houthi.

 


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