Assalto al Congresso americano, seconda udienza del processo di Impeachment a carico di Donald Trump, la parola all'accusa

Assalto al Congresso americano, seconda udienza del processo di Impeachment a carico di Donald Trump, la parola all'accusa

Assalto al Congresso americano, seconda udienza del processo di Impeachment a carico di Donald Trump, la parola all'accusa


11 febbraio 2021, ore 13:05 , agg. alle 14:20

Secondo i rappresentanti dell'accusa, il presidente americano sapeva perfettamente della volontà di attaccare il Congresso lo scorso 6 gennaio. Ricostruita quella giornata con i video girati dagli stessi insorti e delle telecamere di sicurezza. "volevano uccidere Mike Pence e Nancy Pelosi"


Le parole dei rappresentanti dell’accusa sono durissime: “Le prove dimostreranno che l’ex presidente Trump non è stato un innocente spettatore ma ha abbandonato il suo ruolo di comandante in capo ed è diventato l’istigatore capo dell’assalto al Congresso”. È durata quasi otto ore la seconda udienza del processo di impeachment contro Donald Trump. Una minuziosa ricostruzione di quanto avvenuto non solo il 6 gennaio, con l’assalto a Capitol Hill, ma anche i mesi precedenti alle elezioni presidenziali dello scorso 3 novembre. Ora la difesa del Tycoon avrà 16 ore per ribaltare le tesi e convincere i senatori repubblicani ancora incerti sul voto. Ne servono 17 per raggiungere la maggioranza dei due terzi per la condanna dell'ex presidente. La sentenza dovrebbe arrivare tra domenica e lunedì.

Trump sapeva

I nove “impeachment manager” hanno lavorato a una attenta ricostruzione dei fatti. La tesi principale è che Donald Trump sapesse perfettamente che i rivoltosi preparavano l’assalto al Congresso. Le notizie circolavano sui social e nei forum dei suoi supporter e l’Fbi in più occasioni aveva allertato la Casa Bianca. Almeno 5 o 6 mesi prima dell’assedio di Capitol Hill avrebbe preparato il terreno per accendere gli animi, paventando il rischio di brogli in occasione delle elezioni presidenziali. L’accusa lo ha dimostrato con un abile montaggio dei comizi tenuti da The Donald e dei suoi messaggi postati sui social.

“Volevano uccidere il vicepresidente e Nancy Pelosi”

È la rappresentante dell’accusa Stacy Plaskett a ricostruire i momenti dell’assalto al congresso. In un lungo racconto, minuto per minuto, con immagini inedite delle telecamere di sicurezza e riprese degli stessi rivoltosi, ha fatto rivivere alcuni dei momenti più drammatici. Secondo Plaskett, i supporter di Trump volevano uccidere il vice presidente americano Mike Pence e la speaker della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi. Una caccia all’uomo andata avanti per ore nei corridoi del Congresso con i funzionari e i membri dello staff che si barricavano nelle diverse stanze. “ Quando ho visto questa ricostruzione ho rivissuto i momenti dell’11 settembre del 2011” ha dichiarato Plaskett, facendo un paragone tra i 44 passeggeri che sacrificarono la loro vita per evitare che un aereo si abbattesse sugli edifici istituzionali di Washington e i rivoltosi del 6 gennaio. “Quelle persone hanno dato la loro vita per amore degli Stati Uniti, per l’onore, per il dovere. E quando penso a loro, non posso che ripensare agli insorti, incitati dallo stesso presidente degli Stati Uniti ad attaccare il congresso per fermare la certificazione delle elezioni, la nostra stessa democrazia” ha aggiunto.


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