Assassinio sul Nilo, paesaggi da sogno, attori glam e la regia, tutta teatrale, di Kenneth Branagh
14 febbraio 2022, ore 17:00
La rivisitazione del classico di Agatha Christie è al cinema in questi giorni
Un classico entrato nella storia
Assassinio sul Nilo è un romanzo entrato nell'olimpo dei classici. Uno dei libri più conosciuti e amati della regina del giallo Agatha Christie insieme ad altri due capolavori, Dieci piccoli indiani e Assassinio sull'Orient Express. L'ambientazione africana, la maestosità dei templi egizi e l'inarrivabile fiuto del detective Hercule Poirot ne fanno un'indagine sicuramente affascinante. Al cinema in questi giorni è possibile vedere la trasposizione per il grande schermo, diretta e interpretata dal regista e attore nordirlandese Kenneth Branagh.
Un impianto teatrale
Kenneth Branagh, candidato otto volte all'Oscar e vincitore del Golden Globe, ha avuto una formazione teatrale ed è stato allievo del maestro Lawrence Olivier. In Assassinio sul Nilo, così come era accaduto per Assassinio sull'Orient Express, diretto e interpretato dallo stesso Branagh, l'impostazione teatrale è particolarmente evidente, soprattutto nella parte che del film è il fulcro, cioè l'indagine condotta da Poirot tra interrogatori e intuizioni. Una scelta che ben si sposa con i ritmi placidi del fiume Nilo, sui cui navigano i protagonisti, ma che, a tratti, rallenta molto l'andamento della pellicola.
La fotografia e il glam
Il film, che dura poco più di due ore, si discosta dal libro di Agatha Christie in diversi punti. Innanzitutto, la pellicola inizia rivelando un particolare molto importante del passato di Poirot, del tutto assente nel libro, ma, soprattutto, il piano diabolico dell'assassino cambia sensibilmente nel passaggio dal romanzo al film. La fotografia, aiutata dalla tecnica digitale in modo abbastanza evidente e prepotente, è comunque maestosa e le ambientazioni in un un hotel di Assuan e sulla nave Karnak sfarzose. I protagonisti sono tutti molto glam, belli, ben vestiti e appariscenti. Tra loro l'attore Armie Hammer, cancellato da trailer e promozione dopo essere stato travolto da uno scandalo sessuale. Branagh ha poi scelto di inserire nel film tratti di contemporaneità di cui, visto il contesto, sinceramente non si sentiva l'esigenza. Si tratta dell'introduzione di due personaggi di colore, in passato vittime di razzismo, e di una relazione omosessuale. Due scelte tendenti al politicamente corretto dei tempi nostri che, però, tradiscono ulteriormente lo spirito e la purezza del romanzo di Agatha Christie.
Consigliato a chi ama l'impianto classico del giallo e a lustrarsi gli occhi con lo sfarzo.
Sconsigliato a chi cerca vera suspence e non sopporta la CGI.