Assenteista professionista, in 15 anni nemmeno un giorno di lavoro, ma con 538.000 mila euro di stipendio
Assenteista professionista, in 15 anni nemmeno un giorno di lavoro, ma con 538.000 mila euro di stipendio
21 aprile 2021, ore 09:00 , agg. alle 11:54
È accaduto a Catanzaro, all’ospedale Pugliese - Ciaccio, l’uomo era dipendente del Centro Operativo Emergenza Incendi, alla fine è stato licenziato per giusta causa e senza preavviso
Un fantasma che si faceva vedere solo per intimidire i dirigenti
Solo pochi, tra i dipendenti, ascoltati durante l’indagine, ricordavano “una persona molto distinta” che più o meno nel 2005 si è presentata senza preavviso nell’ufficio della responsabile del C.O.E.I. Ma non era per mettersi a disposizione, né una visita di cortesia. L’uomo con pesanti minacce, intimidazioni e promesse di nuocere a lei e ai suoi familiari ha convinto la funzionaria, oggi in pensione, a soprassedere sulle segnalazioni disciplinari che aveva iniziato ad inviare, perché si era accorta della situazione. Salvatore Scumace, con i nuovi responsabili dell’ufficio non ha dovuto fare altre pressioni. Il nuovo responsabile del C.O.E.I., Nino Critelli e i due dirigenti pro tempore dell’ufficio risorse umane Vittorio Prejanò e Maria Pia De Vito – tutti indagati per abuso d’ufficio – non si sono mai disturbati a fare controlli.
Nel Luglio del 2020 creata una commissione
Forse nell’intento di non addossare responsabilità ad un solo funzionario, l’ospedale non ha potuto fare a meno di avviare un primo procedimento disciplinare nei confronti di Scumace, affidato a un’apposita commissione. Allo scopo, sono stati individuati un presidente, Domenico Canino, e due membri, Laura Fondacaro e Antonino Molè, incaricati di vagliare la posizione del dipende e indicare l’eventuale sanzione. L’uomo comunque, probabilmente all’oscuro di quanto stesse accadendo, ha continuato a fare il fantasma, senza che la commissione avanzasse obiezioni. E nero su bianco i componenti hanno affermato l’impossibilità di avanzare un addebito disciplinare nei confronti del dipendente. Ma questo è stato sufficiente per un avviso di conclusione indagini per il reato di falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Adesso a Scumace, licenziato, saranno chieste le somme indebitamente percepite, oltre interessi, ma per quei quindici anni da fantasma dovrà rispondere anche di estorsione aggravata.