Asteroide 2024 YR4: minaccia reale o falso allarme?
30 gennaio 2025, ore 16:30
Con un impatto possibile ma remoto, l'asteroide 2024 YR4 ha messo in allerta gli scienziati. Cosa sappiamo finora e quali sono le probabilità che colpisca la Terra?
Un nuovo sorvegliato speciale nel cosmo
Scoperto a dicembre 2024, l’asteroide 2024 YR4 ha subito catturato l’attenzione degli astronomi e non solo. Il motivo? Una remota, ma esistente, possibilità di impatto con la Terra il 22 dicembre 2032. Attualmente, le stime parlano di una probabilità dell’1,2%, un numero che merita attenzione, ma che potrebbe cambiare con nuove osservazioni.
Quanto è grande e cosa potrebbe succedere?
Con un diametro stimato tra i 40 e i 100 metri, 2024 YR4 ha più o meno le dimensioni di un campo da calcio. Se dovesse colpire la Terra, l’impatto potrebbe essere significativo, specialmente in zone abitate. Nulla di paragonabile all’asteroide che ha estinto i dinosauri, ma abbastanza per causare danni seri.
Rischio reale o solo precauzione?
L’Agenzia Spaziale Europea, conosciuta anche come ESA, ha inserito l’asteroide nella lista degli oggetti potenzialmente pericolosi, assegnandogli un livello 3 sulla Scala Torino. Questo significa che l’oggetto merita un monitoraggio attento, ma non è ancora il caso di preoccuparsi. Del resto, in passato diversi asteroidi sono stati classificati come “a rischio” per poi essere esclusi dalla lista grazie a calcoli più precisi.
Cosa si può fare per evitarlo?
Anche se l’impatto resta poco probabile, gli scienziati non stanno con le mani in mano. Le tecniche di difesa planetaria includono l’uso di impattatori cinetici (come la missione DART della NASA nel 2022) o, in casi estremi, dispositivi nucleari per deviare la traiettoria. Agenzie come l’International Asteroid Warning Network stanno già valutando possibili strategie, anche se per ora non c’è nessuna emergenza.
In conclusione: dobbiamo preoccuparci?
Per il momento no, non dobbiamo preoccuparci. Gli esperti continuano a monitorare la situazione e le probabilità di impatto potrebbero ridursi ulteriormente nei prossimi mesi grazie a nuove osservazioni e calcoli più precisi. Sebbene la minaccia sia remota, il fatto che la comunità scientifica sia pronta a intervenire con strategie avanzate, come la deviazione dell'asteroide, dimostra che la sicurezza del nostro pianeta è sempre una priorità. Nel frattempo, possiamo dormire sonni tranquilli, ma, se c’è qualcuno che avrebbe voluto avere un piano B milioni di anni fa, quei poveri dinosauri sono sicuramente i più indicati…