AstraZeneca, dissequestrato lotto sospetto, restituite dosi ad hub dopo analisi, potranno essere usate
AstraZeneca, dissequestrato lotto sospetto, restituite dosi ad hub dopo analisi, potranno essere usate
26 maggio 2021, ore 11:30
Erano ferme da due mesi le dosi del lotto AstraZeneca finito nell'occhio del ciclone dopo il caso del sottoufficiale della Marina Militare, Stefano Paternò, morto dopo il vaccino; ora destinate agli hub per essere usate
Questa mattina le dosi AstraZeneca sono state dissequestrate dai Nas dei Carabinieri e saranno restituite agli hub vaccinali regionali perché siano poi usate per la campagna vaccinale. Il lotto incriminato, ABV 2856, era stato posto sotto sequestro nello scorso mese di marzo su disposizione della Procura di Siracusa, a seguito della segnalazione riferita al caso del sottufficiale della Marina Militare Stefano Paternò, morto il 9 marzo a Misterbianco in provincia di Catania, dopo essersi vaccinato.
Indagini dopo la morte di Stefano Paternò
L’uomo si era sentito male dopo la prima iniezione, al rientro a casa. Una sintomatologia inizialmente compatibile con le avvertenze riportate nell’informativa consegnata al momento della vaccinazione. "Nel pomeriggio avvertiva tremori, freddo e la febbre a 39. Ha preso una tachipirina e la febbre è scesa", aveva raccontato la moglie Caterina Arena ai media, dopo la morte- si è sentito meglio e verso le 23 siamo andati a dormire. In nottata però sono stata svegliata dai suoi lamenti: tremava, traballava nel letto e aveva un respiro pesante". La donna aveva quindi chiamato subito il 118, purtroppo invano. Quindici ore dopo la vaccinazione, Stefano Paternò è morto. La Procura di Siracusa avviò un’indagine, disponendo il sequestro dell’intero lotto AstraZeneca di cui faceva parte anche la dose somministrata a Paternò e l’analisi delle fiale.
Dalle analisi non sono emerse irregolarità
Il via libera è arrivato dopo l'esito degli accertamenti disposti dalla Procura di Siracusa, eseguiti dall'Istituto Nazionale per la Salute Pubblica olandese e dal Centro nazionale per il Controllo e la Valutazione dei farmaci dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma. "Le analisi - si legge in una nota del Nas - svolte in un contesto investigativo ad alto tasso tecnico e secondo coordinate scientifiche in costante aggiornamento e con l'interlocuzione di esperti, hanno stabilito che i lotti, oggetto di attenzione, oltre ad essere corrispondenti per natura, caratteristiche e composizione con gli altri lotti di vaccino anticovid-19 analizzati, rispecchiano pienamente i parametri qualitativi e sono conformi al dossier di registrazione approvati dall'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali". Le dosi dissequestrate e restituite ai responsabili di ciascuna struttura sanitaria, dove erano custodite nel pieno rispetto delle linee guida sulle modalità di conservazione per garantire la catena del freddo, saranno destinate nuovamente agli hub, per il normale ciclo vaccinale in favore della popolazione.