AstraZeneca, dopo una battuta d’arresto, riprende la sperimentazione del vaccino contro il coronavirus in Gran Bretagna
AstraZeneca, dopo una battuta d’arresto, riprende la sperimentazione del vaccino contro il coronavirus in Gran Bretagna
12 settembre 2020, ore 18:09 , agg. alle 18:19
I test erano stati interrotti dopo una reazione avversa riscontrata su uno dei volontari a cui era stata inoculata una dose
AstraZeneca riprende i test clinici sul vaccino contro il coronavirus in Gran Bretagna
AstraZeneca ha annunciato di aver ripreso i test clinici sul vaccino contro il coronavirus in Gran Bretagna, che erano stati interrotti dopo che un volontario si era sentito male, accusando una infiammazione spinale. Il gigante farmaceutico ha spiegato di aver avuto l'autorizzazione a riprendere la sperimentazione da tutti gli enti regolatori britannici. L'indagine del Comitato indipendente si è conclusa e, dunque, seguendo le raccomandazioni degli esperti e della Medicines Health Regulatory Authority (Mhra), che ha dato l'ok non rilevando problemi di sicurezza, i trial clinici avviati dall’università di Oxford ricominceranno in tutto il Paese. Al momento sono circa 18 mila i volontari a cui è stato somministrato il farmaco.
Il vaccino sperimentato da AtraZeneca è uno dei più promettenti
L’azienda farmaceutica britannico-svedese AstraZeneca e l’Università di Oxford hanno fatto ripartire i test sul vaccino contro il coronavirus, considerato uno dei più promettenti, almeno nel Regno Unito. I test erano stati interrotti il sei settembre scorso dopo che uno dei volontari che stava partecipando alla sperimentazione aveva mostrato i segni di una reazione avversa, una infiammazione spinale. Pause nelle sperimentazioni come questa sono comuni nella ricerca sui vaccini.
Chi ha dato il via libera per riprendere la sperimentazione
I test in Gran Bretagna sono potuti ripartire perché la Medicines Health Regulatory Authority (MHRA), l’agenzia governativa britannica che si occupa della sicurezza dei farmaci, ha condotto un’indagine sui problemi verificatisi sul un volontario che avrebbe accusato una infiammazione spinale. Dopo un attenta analisi, è arrivato il via libera alla ripresa della sperimentazione di cui viene garantita la sicurezza. Al momento non è stato comunicato se i test clinici, riprenderanno immediatamente anche negli altri paesi in cui AstraZeneca sta conducendo la sperimentazione.
Il colosso farmaceutico sperimenta il vaccino non solo in Gran Bretagna
AstraZeneca è una delle nove aziende il cui vaccino è arrivato alla cosiddetta “fase 3” della sperimentazione su volontari, che finora ha riguardato almeno 30mila persone tra Stati Uniti, Brasile, Sudafrica, India e Regno Unito. La multinazionale ha garantito la vendita di 100 milioni di dosi, una volta che il vaccino sarà disponibile sul mercato, al Regno Unito e altri 400 milioni a Paesi Bassi, Germania, Francia e Italia, che a giugno hanno appositamente formato una “Alleanza per un vaccino inclusivo”. Il nostro Paese è tra quelli che hanno investito più risorse sul progetto, con la speranza di avere le prime dose, per alcune categorie di cittadini, già a novembre. La sospensione della sperimentazione aveva alimentato il pessimismo, la svolta di oggi sembra andare nella direzione dell'ottimismo, anche la prudenza è sempre necessaria
Le prime dosi del vaccino saranno disponibili entro l’inizio del 2021
Il vaccino sperimentale anti-coronavirus elaborato dall'Università di Oxford potrebbe ancora essere disponibile sul mercato a fine anno o all'inizio del 2021 malgrado la battuta d'arresto della terza fase di test imposta dalla reazione anomala registrata su un paziente. E’ quanto ha affermato alla vigilia della ripresa della sperimentazione Pascal Soriot, amministratore delegato di AstraZeneca, il colosso farmaceutico che se ne è aggiudicato i diritti di produzione, citato dai media britannici. Soriot ha sottolineato che il vaccino è in corsa per avere entro quest'anno una data sulla richiesta di approvazione delle autorità sanitarie.
AstraZeneca è una società svedese-britannica nata oltre 20 anni fa
AstraZeneca è un'azienda biofarmaceutica svedese-britannica che opera nella ricerca scientifica, nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci con obbligo di prescrizione medica per patologie cardiovascolari, metaboliche, respiratorie, infiammatorie, autoimmuni, oncologiche, infezioni e disturbi del sistema nervoso centrale. La società è nata ufficialmente il 6 aprile 1999 dalla fusione di due gruppi farmaceutici: Astra AB, società svedese con sede a Södertälje, costituita nel 1913 e specializzata all'epoca in farmaci gastrointestinali, cardiovascolari, per la respirazione e per l'anestesia e la Zeneca Group PLC, società inglese con sede a Londra, nata nel 1993 dalla scissione in tre diverse società dell'attività della ICI - Imperial Chemical Industries, che operava dal 1926; la società era specializzata in farmaci oncologici, cardiovascolari, per la respirazione, per il sistema nervoso centrale, per l'anestesia; aveva inoltre un ramo specializzato nella produzione di agrofarmaci. Attualmente la compagnia è presente in circa 100 Paesi con circa 57.500 dipendenti. I siti produttivi sono 23, dislocati in 16 paesi con circa 10.200 dipendenti.