10 giugno 2021, ore 11:00 , agg. alle 11:58
Il CTS deciderà nelle prossime ore se continuare a somministrare il vaccino AstraZeneca ai giovani, o lasciarlo alle fasce d'età oltre i 40 anni; a Napoli 44 persone, tra i 18 e i 38 anni, hanno ricevuto il vaccino sbagliato
Verso stop somministrazioni AstraZeneca prima dei 30-40 anni
Nelle prossime ore è atteso il pronunciamento del Comitato Tecnico Scientifico sull’uso del dispositivo realizzato dal colosso farmaceutico anglo-svedese e oggetto, in svariati casi, di studi e revisioni dopo la segnalazioni di forti reazioni avverse in seguito alla somministrazione del vaccino. I dubbi, sollevati in questi giorni riguardano l’uso di Astrazeneca negli Open -Day vaccinali rivolti ai più giovani, dubbi accentuati dopo la morte di una ragazza, di 18 anni, a Genova; le nuove valutazioni potrebbero portare a dei limiti di non fattibilità sotto i 30 o i 40 anni, come ha anche spiegato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri che ha sottolineato che l'uso sopra i 50 anni non è in discussione.
Regioni in ordine sparso sugli Open-Day
Intanto le Regioni continuano a muoversi in ordine sparso, tra chi mantiene gli Open-Day e chi li cancella. L'Asl Napoli 2 ha revocato l'Open-Day programmato per domani sera con Astrazeneca a tutti i residenti oltre 18 anni, senza prenotazione. In Sicilia invece torna l'iniziativa da oggi a domenica 13 giugno per i cittadini dai 18 anni in su, che non presentano fragilità, che potranno vaccinarsi su base volontaria senza prenotazione con AstraZeneca e Johnson & Johnson. Nel Lazio sono aperte da due giorni le prenotazioni per un Open -Week over 18 Astrazeneca con vaccinazioni fino a domenica con ticket virtuale sull'app Ufirst.
Dosi Astrazeneca invece che Pfizer a Napoli
In Campania, intanto, la Asl Napoli 1 Centro sta contattando 44 persone, di età compresa tra i 18 e i 38 anni, vaccinate per errore con AstraZeneca, anziché con Pfizer, come risultava anche dalle certificazioni rilasciate dopo la somministrazioni. E' accaduto domenica 30 maggio nel centro vaccinale di Capodimonte: il farmacista incaricato di selezionare le dosi per la somministrazioni, anziché Pfizer ha scongelato il vaccino sbagliato e preparato siringhe (si trattava della prima dose) contenenti il siero anglo-svedese. Ma chi ha somministrato il vaccino, hanno sottolineato dalla Asl Napoli 1 Centro, era sicuro di aver utilizzato Pfizer, così come chi ha avuto l'inoculazione. Anche sul certificato era attestato erroneamente che era stato utilizzato il vaccino americano. L'errore è stato scoperto dopo la verifica sulle fiale utilizzate.