Astrazeneca, va evitato l'uso agli under 60. Il ministro Speranza, le Regioni devono allinearsi
13 giugno 2021, ore 13:53 , agg. alle 12:21
Nel punto sulle vaccinazioni anti Covid il ministro della Salute, Roberto Speranza, ribadisce il messaggio “chiaro” su Astrazeneca. E’ da evitare l'uso sotto i 60 anni e questo vale sia per la prima sia per la seconda dose; per il richiamo si useranno vaccini mRNA. Le Regioni devono allinearsi
Dal ministro della Salute, Roberto Speranza, parte oggi un messaggio chiaro, soprattutto indirizzato a quelle regioni che hanno sollevato dubbi sulle nuove disposizioni che riguardano il vaccino Astrazeneca. “Va evitato l'uso sotto i 60 anni sia per la prima che per la seconda dose, per questo per la seconda dose si useranno vaccini mRNA. Questa é una posizione chiara, netta delle nostre autorità e chiediamo alle autorità regionali di allinearsi ai piani nelle prossime settimane". Speranza rassicura sulla vaccinazione eterologa, ovvero con richiamo diverso dalla prima dose. Quanto alla possibilità di vietare Astrazeneca anche agli over 60, come suggerito da Cavaleri (EMA) il ministro taglia corto "Sto agli atti formali che produce Ema, non possiamo stare ogni giorno alle interviste. Ema è chiara: dà indicazioni dai 18 anni in su. Le indicazioni dei nostri scienziati vanno nell'utilizzo di AstraZeneca sopra i 60 anni sia per la prima che per la seconda".
IN ITALIA ASTRAZENECA SARA’ ANCORA UTILIZZATO PER GLI OVER 60
"Abbiamo un messaggio molto chiaro, evitare l'utilizzo di Astrazeneca sotto i 60 anni sia per la prima sia per la seconda dose''. Il ministro della salute rilancia la forte raccomandazione per l’utilizzo dei vaccini a mRna (Pfizer e Moderna) per il richiamo e chiede alle Regioni di adeguarsi “continuiamo a lavorare insieme perché questa è la sfida più importante per aprire una stagione diversa”. Poi c'é una discussione a livello europeo sugli acquisti per prossimi anni e c'é un orientamento verso i vaccini a mRNA.
SPERANZA RISPONDE AI DUBBI SULLA VACCINAZIONE ETEROLOGA
“Il mix di vaccini è già usato da altri paesi, come la Germania da diverse settimane, e con risultati incoraggianti” aggiunge il ministro Speranza rispondendo alle perplessità sollevate anche da diverse regioni. Non solo Speranza cita anche gli studi a disposizione, dai quali si evince che “la risposta immunitaria sembra anche migliore di quella con due dosi dello stesso vaccino".
LA CAMPAGNA VACCINALE E LE NUOVE INDICAZIONI
“Il tasso di incidenza - spiega ancora il responsabile della salute - si è trasformato in medio e poi basso e dunque i nostri scienziati danno nuove indicazioni che sono assunte unanimemente e che dobbiamo assolutamente rispettare. Anche su Johnson&Johnson già era vigente una raccomandazione e penso che queste indicazioni le dobbiamo assumere tutte pienamente e che consentono di affrontare questa seconda parte della campagna di vaccinazione”.
ITALIA PRESTO ZONA BIANCA
Il ministro della Salute sottolinea i numeri della campagna di vaccinazione, l’Italia è a 42 milioni ormai di dosi somministrate con un italiano su due che ha avuto la prima dose e si dice fiducioso sul fatto che il numero dei morti possa scendere. "Dobbiamo lavorare perché il numero dei morti diventi zero, ma tutto ciò é possibile grazie ai vaccini. Continuiamo a lavorare insieme in squadra" incalza Speranza. E ancora "Domani é un giorno importante per il nostro paese perché arriveremo a due terzi degli italiani che saranno in zona bianca” l’auspicio del ministro è quello che il 95% degli italiani sia in zona bianca nei prossimi 7 giorni e poi tutta Italia diventi zona bianca.
INVESTIRE SU MEDICI BASE E PRESIDI TERRITORIALI
L’ausilio delle farmacie, nella campagna vaccinale, é molto importante e Speranza sottolinea come “Nei prossimi mesi dovremo lavorare per rendere il più possibile la campagna ordinaria, con un investimento sempre maggiore sulle diramazioni territoriali e capillari del Servizio sanitario nazionale. Tra queste diramazioni ci sono le farmacie ed anche i medici di medicina generale che svolgono un ruolo fondamentale”.