Attacchi degli hacker filorussi a diversi siti istituzionali, tra cui il ministero degli Esteri e dei Trasporti. Ritorsione contro Meloni per l'aiuto a Zelensky

Attacchi degli hacker filorussi a diversi siti istituzionali, tra cui il ministero degli Esteri e dei Trasporti. Ritorsione contro Meloni per l'aiuto a Zelensky

Attacchi degli hacker filorussi a diversi siti istituzionali, tra cui il ministero degli Esteri e dei Trasporti. Ritorsione contro Meloni per l'aiuto a Zelensky   Photo Credit: Fotogramma.it


11 gennaio 2025, ore 12:18

Nel rivendicare l'azione i pirati informatici hanno criticato la presidente del consiglio per il continuo sostegno a Kiev. Ed hanno suggerito all'Italia di preoccuparsi di più per se stessa, e per la sua sicurezza informatica

Sono cominciati intorno alle 7 di mattina, causando disagi e interruzioni temporanee dei servizi ma senza particolari criticità. Sotto attacco sono finiti ministeri di Esteri e Trasporti; di Consob, Carabinieri, Marina e Aeronautica; nonché di aziende del trasporto pubblico locale, come l'Atac di Roma. Si è trattata di una ritorsione in piena regola degli hacker 'filorussi' alla premier Giorgia Meloni: per aver ribadito continuo sostegno completo all'Ucraina nell’incontro con Volodimir Zelensky pochi giorni fa. L'Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa e, prima di tutto, la sua sicurezza informatica", si legge su Telegram.

L'ATTACCO A MELONI, AIUTA ZELENSKY

Il messaggio degli hacker è comparso su Telegram poco prima che i siti italiani finissero sotto attacco. E di fatto suona come una "punizione annunciata" perchè i pirati informatici hanno criticato duramente la presidente del Consiglio "Il primo ministro italiano Giorgia Meloni - hanno scritto - ha confermato il continuo sostegno completo all'Ucraina in un incontro con Vladimir Zelensky durante la sua visita a Roma. Secondo Meloni, l'Italia aiuterà L'Ucraina a difendere i propri interessi e a perseguire una pace giusta e duratura. I negoziati sono durati circa un'ora e miravano a rafforzare la posizione di Kiev". "L'Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa e, prima di tutto, la sua sicurezza informatica", hanno aggiunto. Gli attacchi hanno colpito gli stessi obiettivi di un paio di settimane fa, la novità è che sono iniziati prima, intorno alle 7 del mattino.

LE CONTROMOSSE

Al lavoro l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, per contenere gli effetti gli esperti informatici hanno usato varie tecniche, a partire dal "geofencing”, hanno alzato cioè una palizzata alle richieste di accesso, chiudendo la porta a quelle provenienti da determinate aree, come per esempio dalla Russia. C'è inoltre il reindirizzamento del traffico tra i metodi impiegati per proteggere i siti.


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