Attacco Usa a Baghdad, ucciso generale Soleimani
03 gennaio 2020, ore 09:00
La guida suprema iraniana Ali Khamenei promette vendetta, Pentagono spiega che ordine di uccidere è partito da Trump
Gli Stati Uniti hanno attaccato durante la notte l'aeroporto di Baghdad, in Iraq, uccidendo il generale iraniano Qassem Soleimani, una delle figure chiave della strategia iraniana in Medio Oriente, e almeno altre sette persone, tra le quali anche il numero 2 della milizia irachena sciita, Abu Mahdi al-Mohandes. Il Pentagono afferma che l'ordine di uccidere Soleimani è partito dal presidente Trump e sottolinea che il raid punta a essere un deterrente per futuri piani di attacco iraniani. 'Una dura vendetta attende i criminali, le cui mani nefaste sono insanguinate con il sangue di Soleimani', ha detto la guida suprema iraniana Ali Khamenei. Intanto, Israele ha elevato lo stato di allerta dopo aver appreso dell'uccisione del generale Qassen Soleimani, considerato nello Stato ebraico come il principale artefice da molti anni della sistematica penetrazione militare dell'Iran in vari Paesi della Regione. Secondo la radio militare, non è da escludersi una reazione degli Hezbollah libanesi se giungessero alla conclusione che Israele ha avuto un ruolo nell'eliminazione di Soleimani.
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