Attentato a San Pietroburgo: arrestata Daria Trepova accusata di aver ucciso il soldato digitale Tatarsky
Attentato a San Pietroburgo: arrestata Daria Trepova accusata di aver ucciso il soldato digitale Tatarsky Photo Credit: agenziafotogramma.it
03 aprile 2023, ore 12:35
La ventiseienne è sotto interrogatorio per capire i motivi dell'attentato mentre dal campo di battaglia i russi dedicano la "presa di Bakhmut" a Tatarsky ucciso nell'attentato. Ma gli ucraini assicurano che la città non è nelle mani di Mosca.
Il noto blogger militare russo, Vladlen Tatarsky, ha perso la vita in un’esplosione in un bar di San Pietroburgo, dove si sono registrati anche 32 feriti, di cui 10 in gravi condizioni. L’ordigno sembrerebbe essere stato posizionato in una statuetta all’interno del bar che era noto per i raduni dei "soldati digitali" di Mosca, ultranazionalisti che lavorano sui social media per sostenere quella che il Cremlino chiama "operazione militare speciale" in Ucraina.
VLADLEN TATARSKY
Il suo nome all'anagrafe era Maksim Fomin, Vladlen Tatarsky deriva invece da un grande romanzo di Viktor Pelevin. L'uomo aveva una lunga esperienza di guerra nel Donbass dal 2014 al 2015, al fianco dei separatisti del Donetsk, era diventato uno dei blogger militari filo-Mosca più seguiti con centinaia di migliaia di follower ed era considerato molto vicino al capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin.
L'ARRESTO DI DARIA TREPOVA
Intanto il ministero dell'Interno russo, dopo una prima smentita, annuncia l’arresto di Daria Trepova, ritenuta responsabile dell’attentato. Dalle immagini di videosorveglianza della zona si vede la donna che porta, con entrambe le mani, un pacco all'interno del bar. La ventiseienne è stata poi ritrovata e arrestata nell'appartamento che aveva preso in affitto a San Pietroburgo a marzo, dopo essersi trasferita in città da Mosca. La casa era a soli cinque minuti a piedi dal locale dove c’è stata l’esplosione.
I SOSPETTI DI UNA ROTTURA INTERNA AL CREMLINO
Secondo fonti statunitensi, l'omicidio di Tatarsky potrebbe rivelare ulteriori fratture all'interno del Cremlino e della sua cerchia ristretta. Ma il Comitato nazionale antiterrorismo russo fa sapere che l’attentato sarebbe stato pianificato dai servizi segreti ucraini con l’aiuto del cosiddetto Fondo anti-corruzione dell'oppositore russo Alexei Navalny di cui la Trepòva sarebbe sostenitrice.
LA CONQUISTA DI BAKHMUT
Sul campo di battaglia il leader del gruppo Wagner annuncia la conquista di Bakhmut. Le dichiarazioni sono arrivate tramite un video in cui ha affermato che la bandiera russa è stata issata sull'edificio dell'amministrazione comunale della cittadina del Donbass, da mesi teatro di furiosi combattimenti con gli ucraini. Lo stesso leader ha dedicato la vittoria al blogger ucciso nell’attentato. Immediata la smentita dell'esercito ucraino che assicura di avere ancora il controllo della città nell'est dell'Ucraina: "Bakhmut è ucraina, e non hanno catturato nulla e sono molto lontani dal farlo".