Attentato Borsellino, Salvatore Lo Presti in diretta su RTL 102.5: “Credevamo che saremmo riusciti ad evitare il peggio, ma la strategia della mafia ha portato ad un altro attentato”
Attentato Borsellino, Salvatore Lo Presti in diretta su RTL 102.5: “Credevamo che saremmo riusciti ad evitare il peggio, ma la strategia della mafia ha portato ad un altro attentato”
19 luglio 2021, ore 10:07
Il poliziotto che faceva parte della scorta di Borsellino nell’estate del 1992, è stato intervistato questa mattina in diretta su RTL 102.5 nel programma Non Stop News
Oggi, nel giorno dell’anniversario della morte di Borsellino, il poliziotto della scorta Salvatore Lo Presti che quel giorno non era in turno, ricorda l’attentato a distanza di 29 anni.
Il giorno dell’attentato di Borsellino
“Quel giorno avevo finito di lavorare alle 7.00 del mattino e sono ritornato a casa e andai a dormire e avevo mal di testa. Nel pomeriggio mi misi sul divano e intorno alle 17.30 circa mi chiamò la mia fidanzata e mi disse ‘Salvo, è successo qualcosa’ così accesi la tv e vidi le immagini. Le prime sensazioni sono quelle dello sbigottimento, della sconfitta, per quello che era stato fatto dopo il 23 maggio, noi credevamo che attraverso tutti gli accorgimenti operativi, saremmo riusciti ad evitare il peggio. Purtroppo la strategia della mafia ha portato ad un ulteriore attentato, fu terribile, mi misi in macchina e arrivai a Palermo, nei pressi di via D’Amelio senza riuscire ad entrare perché mi sentii male e fui soccorso dai colleghi”. Così il poliziotto della scorta di Borsellino racconta il giorno dell’attentato del 1992.
“Lavoro da 30 anni all’ufficio scorta di Palermo, perché ce l’ho nel cuore, ho perso dei colleghi, il poliziotto ha paura come tutti, ma dobbiamo essere bravi a mettere in campo la professionalità”.
“Credo molto nella Magistratura – continua il poliziotto Salvatore Lo Presti - e penso che con il tempo si arriverà ad ogni verità, Borsellino ci ha insegnato ad avere giustizia, nel lavoro e nel rispettare gli altri, gli uomini di buona volontà avranno la meglio su tutti”.
L’attentato a Falcone
“La sera dell’attentato di Falcone io mi ricordo lo sguardo del dottor Borsellino, si volgeva verso quello che sarebbe riuscito a realizzare da lì ad un tempo x e ricordo l’abbraccio nei confronti della vedova, lui rappresentava una bellissima figura, paterna, affettuosa”.