18 novembre 2024, ore 14:00 , agg. alle 16:07
Invasione anche in Europa della sostanza usata dal 1700, costa poco e si trova con facilità, può provocare la morte. oltre a gravi danni al sistema nervoso
Da una risata all’ultimo respiro il passo può essere breve. Ma si attende l’autopsia per chiarire come e perché la festa di compleanno di Pierpaolo Morciano si è trasformata in tragedia in provincia di Lecce. Morciano compiva 26 anni, è morto dopo aver inalato da un palloncino gas esilarante cioè Ossido di azoto, la cosiddetta “droga della risata”, che si sta diffondendo ovunque, per il costo contenuto e per i suoi effetti rapidi. Ad Alessano, centro dell’estremo sud salentino, il ragazzo stava festeggiando il suo compleanno in strada, nei pressi di casa sua. Insieme agli amici, per gioco avrebbe inalato il gas del palloncino. Si è sentito male e si è accasciato al suolo, in pochi minuti. Immediata la richiesta di aiuto con una chiamata al 118, ma l’intervento tempestivo dei soccorsi medici non è servito a salvarlo. Gli operatori accorsi hanno provato a rianimarlo e a trasportarlo all'ospedale Vito Fazzi di Lecce ma ogni sforzo si è rivelato inutile e Morciano è deceduto. Le indagini sul fatto sono partite subito con i carabinieri giunti sul posto, che hanno informato il pm di turno. I resti sono a disposizione dell’autorità giudiziaria che disporrà ulteriori approfondimenti clinici e l’autopsia per chiarire le cause del decesso.
I rischi dell’Ossido di azoto
Le autorità scientifiche di fronte al dilagare di questo tipo di consumo di droga, hanno più volte sottolineato i suoi pericoli. Oltre ai rischi collegati alle modalità di assunzione impropria che può portare alla morte, il consumo prolungato dell’0ssido di azoto, può portare a carenze di vitamina B12, causa di seri disturbi neurologici di vario genere. In particolare due medici canadesi, Cyrille De Halleux e David N. Juurlink sul Canadian Medical association jornual, hanno recentemente rinnovato l’allarme sui rischi legati all’uso di ossido di azoto (o protossido di azoto) a scopo ricreativo, un fenomeno che sta prendendo piede soprattutto tra i giovani, dagli Stati Uniti all’Europa. L’ossido di azoto, noto come gas esilarante, può sembrare innocuo per il suo nome, persino divertente, ma c’è poco da ridere con i pericoli associati al suo utilizzo. Questo gas, la cui formula chimica è N2O, è noto come protossido di azoto. Sebbene sia impiegato ancora oggi come analgesico e anestetico in ambito clinico, in particolare per procedure odontoiatriche e pediatriche, il suo utilizzo è considerato sicuro solo se somministrato da personale medico qualificato. La somministrazione si compie per via inalatoria, con un’azione rapida generalmente nel giro di pochi minuti, veloce è anche l’eliminazione dall’organismo. I rischi dell’uso improprio del protossido di azoto sono molteplici. L’inalazione diretta da bombolette può causare ustioni da gelo alle vie respiratorie e ai polmoni. Oltre ai danni immediati legati alle proprietà del gas, un uso cronico comporta rischi significativi, oltre alla carenza di vitamina B12 già ricordata, provocata dall’ossidazione irreversibile del complesso vitaminico. Secondo l’Emcdda, l’uso regolare e intenso del gas può indurre neurotossicità, con sintomi quali parestesie (formicolii e sensazione di punture di spillo) e intorpidimento degli arti. Questi segnali indicano un danno ai nervi sensoriali, che può estendersi fino a colpire i nervi motori, provocando debolezza muscolare, difficoltà di equilibrio e deambulazione. Nei casi più gravi, le lesioni possono compromettere il sistema nervoso centrale, portando all’incapacità totale di camminare. Sebbene il trattamento possa curare e invertire parzialmente il danno se diagnosticato in tempo, si registrano anche casi di paralisi permanenti.Il report dell’agenzia europea – Già nel novembre 2022, l’Emcdda aveva descritto l’uso ricreativo della sostanza come una “preoccupazione crescente per l’Europa”. Recentemente, la dipendenza da questo gas ha portato un giocatore della Premier League a entrare in riabilitazione, e anche la morte di Pierpaolo Morciano. Il protossido di azoto ha molteplici applicazioni legittime, utili, in ambito medico, industriale e scientifico. Ma la sua diffusione come droga ricreativa è aumentata notevolmente nell’ultimo decennio. Danimarca, Francia e Paesi Bassi sono i paesi dove si sono verificati più casi di avvelenamento hanno riportato un’impennata nei casi di avvelenamento. Secondo il report dell’Emcdda, la crescente popolarità del gas esilarante è dovuta a vari fattori: la sua facile reperibilità, il basso costo, gli effetti di breve durata e la percezione diffusa che sia una sostanza relativamente sicura. I social media hanno avuto un ruolo significativo nella pubblicità e nella vendita del gas, spesso mostrando situazioni e informazioni distorte.
Effetti e sintomi
L’ossido di azoto tocca il sistema nervoso centrale e, a basse concentrazioni, può causare effetti collaterali immediati come vertigini, nausea e mal di testa. Inalato a concentrazioni troppo elevate poi il gas diventa molto pericoloso: può provocare perdita di coscienza, depressione respiratoria, asfissia, cali di pressione, aritmie e persino arresto cardiaco. Le sue proprietà psicoattive sono alla base del nome “gas esilarante”, poiché a determinate dosi induce euforia e stati dissociativi, caratterizzati da alterazioni sensoriali e una riduzione dell’ansia.
Era già una pratica nel 1700
Gli effetti dell’Ossido di azoto lo hanno reso diffuso fin dal Settecento e, come si evince nel recente report dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (Emcdda), se ne trova il ritorno in auge tra le giovani generazioni.