17 gennaio 2018, ore 09:00 , agg. alle 09:37
Il candidato per il Centrodestra alla Presidenza della Regione Lombardia in Non Stop News
L'Avvocato Attilio Fontana, candidato per il Centrodestra alla Presidenza della Regione Lombardia, è intervenuto questa mattina ai microfoni di RTL 102.5 durante Non Stop News.
La notizia che lei avrà sicuramente anche subito nelle ultime 48 ore. Ne ha già parlato però torniamo sul punto di ciò che valeva dire…
Partiamo dal presupposto che sicuramente ho usato un’espressione infelice e sbagliata, questo l’ho detto nell’immediato e lo ribadisco in questa sede. In merito però credo sia meritevole di essere oggetto di attenzione. Io credo che questa immigrazione incontrollata rischi di creare dei grossi problemi al futuro del nostro Paese, questo è il significato di quello che volevo dire. Ho usato un’espressione sbagliata e di questo mi dolgo.
Dovesse essere il prossimo Presidente della Regione Lombardia, cosa farebbe per la Regione di sua competenza cosa farebbe anche rispetto al Governo centrale?
Pretenderei che il Governo centrale, qualunque esso dovesse essere, si organizzasse nel senso che presentasse un progetto, ci dicesse come, dove e quanti immigrati intende far entrare. Io credo che la cosa più sbagliata sia lasciare che chiunque possa entrare senza un controllo, senza un progettazione che ci dica che lavoro faranno, che scuola faranno, dove vivranno, che servizi sociali potranno assisterli. Così è una follia che ritengo pericolosa per il nostro futuro e per il futuro dei nostri figli.
Non sarebbe accettabile non conoscere i numeri, quindi?
Esatto, non conoscere il programma che il Governo ritiene di applicare a tutto il territorio nazionale, declinandolo poi sul nostro territorio.
Ieri lei ha detto che in Costituzione il termine razza esiste. Pur vero è che esiste perché viene declinato come 'senza distinzioni di razza'.
Io non ho fatto distinzioni, non ho fatto un discorso di prevalenza. Io ho detto che il nostro popolo rischia di essere sommerso, ho usato un termine sbagliato e lo riconosco.
La Lombardia che lei sogna su quali punti imprescindibili si baserebbe.
Io credo che la nostra Regione abbia tante qualità che ha dimostrato in questi anni, credo che il popolo lombardo sia un insieme di persone che sanno fare e che sanno avere intraprese senza che nessuno le debba consigliare. Credo che la nostra Regione debba mantenere le eccellenze che ha saputo conquistare in questi anni, che debba poter avere un Governo che agevola chi vuole intraprendere e portare avanti i discorsi di sviluppo economico e sviluppo sociale, di collaborazione con il resto del nostro Paese e credo che, soprattutto nei prossimi cinque anni, la nostra Regione debba lottare per ottenere quella autonomia che i cittadini lombardi hanno richiesto in modo vibrante in occasione del referendum dell’ottobre scorso e che il Presidente Maroni sta trattando con Roma. Dovremmo completare questa strada.
Cosa ne pensa del suo principale avversario Gori?
Credo sia il caso di lasciare ai cittadini la garanzia che comunque quello che di buono è stato fatto fino ad oggi continuerà ad essere in campo, che tutte le politiche che hanno consentito a questa Regione, negli ultimi 20 anni, di diventare quella che è diventata, verranno confermate e portate avanti. è chiaro che un altro candidato che rappresenta un’altra visione del Paese, un’altra visione della società rischia di mettere qualche stop, rischia di dover imporre dei cambiamenti che sono sempre pericolosi in una struttura che funziona.
Pensando alla sfida nazionale ritiene – come sembra emergere dalle parole di Berlusconi e in qualche misura anche di Salvini – una sfida tra voi, quindi coalizione di centrodestra e Movimento Cinque Stelle? Cosa pensa del Movimento?
Innanzitutto faccio una chiosa e spero che veramente in questa occasione il popolo italiano si renda conto della necessità di riaffidare il Governo al centrodestra, mai come in questo periodo coeso sia come idee, sia come progetti, sia come persone. Sui Cinque Stelle non ho molto da dire, anche perché l’altro giorno un suo collega mi chiedeva cosa ne pensasse del programma dei Cinque Stelle e io mi chiedevo quale programma, visto che sui grandi temi mi sembra di poter dire che ci sia un cambiamento a ogni piè sospinto. Chiaro è che i Cinque Stelle in questo momento stanno cercando soltanto di raccogliere il malcontento, ma complessivamente non credo siano nelle condizioni di governare questo Paese. Sono convinto che il M5S messo alla prova creerebbe non pochi problemi al nostro Paese.
C’è stata maretta, risolta, tra Salvini e Maroni. Ad oggi sembrerebbe fuori dai giochi ma non sappiamo quello che succederà il 4. Maroni è una grande personalità politica, non solo della Lega, lei si sente di vederlo ormai dedito ad altro?
Anche io la penso come lei, credo che sia un valore per il nostro Paese ma dico che a fronte della sua espressa volontà di cambiare, di dedicarsi ad altro, di accettare sfide di carattere diverso, sia doveroso dirgli grazie per quello che ha fatto e consentirgli di fare quello che intende fare.
La vicenda Sala, nelle ultime ore è arrivata una richiesta di rinvio a giudizio. Lei come si comporterebbe al posto suo?
Io sono un garantista, quindi su questi argomenti sono estremamente restio a fare alcun tipo di valutazione. Il sindaco Sala si comporterà come riterrà opportuno di doversi comportare. Da parte mia non ci sarà mai una parola contro chiunque venga indagato, almeno fino alla sentenza definitiva.
Partiamo dal presupposto che sicuramente ho usato un’espressione infelice e sbagliata, questo l’ho detto nell’immediato e lo ribadisco in questa sede. In merito però credo sia meritevole di essere oggetto di attenzione. Io credo che questa immigrazione incontrollata rischi di creare dei grossi problemi al futuro del nostro Paese, questo è il significato di quello che volevo dire. Ho usato un’espressione sbagliata e di questo mi dolgo.
Dovesse essere il prossimo Presidente della Regione Lombardia, cosa farebbe per la Regione di sua competenza cosa farebbe anche rispetto al Governo centrale?
Pretenderei che il Governo centrale, qualunque esso dovesse essere, si organizzasse nel senso che presentasse un progetto, ci dicesse come, dove e quanti immigrati intende far entrare. Io credo che la cosa più sbagliata sia lasciare che chiunque possa entrare senza un controllo, senza un progettazione che ci dica che lavoro faranno, che scuola faranno, dove vivranno, che servizi sociali potranno assisterli. Così è una follia che ritengo pericolosa per il nostro futuro e per il futuro dei nostri figli.
Non sarebbe accettabile non conoscere i numeri, quindi?
Esatto, non conoscere il programma che il Governo ritiene di applicare a tutto il territorio nazionale, declinandolo poi sul nostro territorio.
Ieri lei ha detto che in Costituzione il termine razza esiste. Pur vero è che esiste perché viene declinato come 'senza distinzioni di razza'.
Io non ho fatto distinzioni, non ho fatto un discorso di prevalenza. Io ho detto che il nostro popolo rischia di essere sommerso, ho usato un termine sbagliato e lo riconosco.
La Lombardia che lei sogna su quali punti imprescindibili si baserebbe.
Io credo che la nostra Regione abbia tante qualità che ha dimostrato in questi anni, credo che il popolo lombardo sia un insieme di persone che sanno fare e che sanno avere intraprese senza che nessuno le debba consigliare. Credo che la nostra Regione debba mantenere le eccellenze che ha saputo conquistare in questi anni, che debba poter avere un Governo che agevola chi vuole intraprendere e portare avanti i discorsi di sviluppo economico e sviluppo sociale, di collaborazione con il resto del nostro Paese e credo che, soprattutto nei prossimi cinque anni, la nostra Regione debba lottare per ottenere quella autonomia che i cittadini lombardi hanno richiesto in modo vibrante in occasione del referendum dell’ottobre scorso e che il Presidente Maroni sta trattando con Roma. Dovremmo completare questa strada.
Cosa ne pensa del suo principale avversario Gori?
Credo sia il caso di lasciare ai cittadini la garanzia che comunque quello che di buono è stato fatto fino ad oggi continuerà ad essere in campo, che tutte le politiche che hanno consentito a questa Regione, negli ultimi 20 anni, di diventare quella che è diventata, verranno confermate e portate avanti. è chiaro che un altro candidato che rappresenta un’altra visione del Paese, un’altra visione della società rischia di mettere qualche stop, rischia di dover imporre dei cambiamenti che sono sempre pericolosi in una struttura che funziona.
Pensando alla sfida nazionale ritiene – come sembra emergere dalle parole di Berlusconi e in qualche misura anche di Salvini – una sfida tra voi, quindi coalizione di centrodestra e Movimento Cinque Stelle? Cosa pensa del Movimento?
Innanzitutto faccio una chiosa e spero che veramente in questa occasione il popolo italiano si renda conto della necessità di riaffidare il Governo al centrodestra, mai come in questo periodo coeso sia come idee, sia come progetti, sia come persone. Sui Cinque Stelle non ho molto da dire, anche perché l’altro giorno un suo collega mi chiedeva cosa ne pensasse del programma dei Cinque Stelle e io mi chiedevo quale programma, visto che sui grandi temi mi sembra di poter dire che ci sia un cambiamento a ogni piè sospinto. Chiaro è che i Cinque Stelle in questo momento stanno cercando soltanto di raccogliere il malcontento, ma complessivamente non credo siano nelle condizioni di governare questo Paese. Sono convinto che il M5S messo alla prova creerebbe non pochi problemi al nostro Paese.
C’è stata maretta, risolta, tra Salvini e Maroni. Ad oggi sembrerebbe fuori dai giochi ma non sappiamo quello che succederà il 4. Maroni è una grande personalità politica, non solo della Lega, lei si sente di vederlo ormai dedito ad altro?
Anche io la penso come lei, credo che sia un valore per il nostro Paese ma dico che a fronte della sua espressa volontà di cambiare, di dedicarsi ad altro, di accettare sfide di carattere diverso, sia doveroso dirgli grazie per quello che ha fatto e consentirgli di fare quello che intende fare.
La vicenda Sala, nelle ultime ore è arrivata una richiesta di rinvio a giudizio. Lei come si comporterebbe al posto suo?
Io sono un garantista, quindi su questi argomenti sono estremamente restio a fare alcun tipo di valutazione. Il sindaco Sala si comporterà come riterrà opportuno di doversi comportare. Da parte mia non ci sarà mai una parola contro chiunque venga indagato, almeno fino alla sentenza definitiva.