01 luglio 2021, ore 19:00 , agg. alle 09:56
Sentito in mattinata il procuratore capo di Siena Salvatore Vitello sul decesso dell'ex dirigente di Mps, morto nel 2013
La morte di David Rossi, ex responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi, precipitato dalla finestra del suo ufficio a Siena, il 6 marzo 2013, questa mattina è stata al centro di una audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta istituita proprio per fare luce sul decesso dell’ex dirigente di Mps. Sul corpo totale assenza di indizi violenti e dagli accertamenti effettuati non risulta che vi fossero altre persone nella stanza, ha detto Vitello che ha ricordato come la procura di Siena avesse anche aperto un fascicolo per omissione di soccorso, in relazione all'ombra di un uomo che si intravede in strada nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Questa persona, lo ricordiamo, non è stata mai identificata. Se si fosse intervenuti in tempo si sarebbe salvato, ha dichiarato inoltre Salvatore Vitello, perché nella caduta non aveva, in base alla perizia depositata, riportato lesioni letali.
Tanti gli aspetti controversi della vicenda
“I fazzoletti sporchi di sangue che erano stati repertati sono stati distrutti dopo il dissequestro. Avrebbero potuto darci un importante contributo. È stato un atto incongruo, si poteva aspettare, ma in quel momento c'era stata la richiesta di archiviazione e tutti gli atti propendevano per il suicidio. David Rossi cinque giorni prima del decesso aveva esternato in modo irrazionale la paura di essere arrestato, poi il 4 marzo ci sono le mail a Viola, con titolo help, in cui manifesta l'intenzione di suicidarsi". Così il procuratore capo di Siena, Salvatore Vitello, ascoltato dalla commissione parlamentare sulla morte di David Rossi, parlando di stati emotivi preoccupanti mostrati dall'uomo, prima di morire .
Parla il Presidente della Commissione parlamentare
"L'audizione svoltasi oggi del Procuratore di Siena Vitello è stata assai circostanziata ed ha messo in evidenza diversi interessanti scenari di inchiesta. Sono emerse indubbie carenze nelle indagini svolte nell'immediatezza del decesso di David Rossi e che hanno portato alla prima archiviazione del 2013. Personalmente sono rimasto sconcertato dalla distruzione di alcuni importanti reperti, come i fazzoletti intrisi di sangue. Credo che la commissione avrà molto da lavorare nei prossimi mesi”. È quanto ha dichiarato all'Ansa l'onorevole Pierantonio Zanettin, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi.