08 giugno 2019, ore 22:00
Ci sono voluti due mesi per espellere i rifiuti ingeriti, recuperata da Cestha
Ci sono voluti due mesi per espellere i rifiuti di plastica scambiati per cibo e ingeriti in mare, ma ora la tartaruga marina Aurora si è finalmente disintossicata ed è pronta per il ritorno in mare. L'esemplare è stato curato dal centro ricerche ravennate Cestha, dove era stato portato per un motivo sempre più ricorrente tra le specie marine: l'ingestione di plastica, uno dei grandi flagelli del mare su cui oggi la Giornata mondiale degli oceani accende più che mai i riflettori. Aurora, spiega Simone D'Acunto, direttore del Cestha, è stata in cura due mesi "per permetterle di espellere tutta la plastica ingerita naturalmente e senza operarla". Un intervento infatti avrebbe comportato "una degenza molto più lunga" e quindi un ritorno in libertà più complesso. Aurora è salva e tornerà in mare domani nell'ambito della manifestazione Discesa dei fiumi uniti, organizzata da Trail Romagna. Arriverà al bagno Saraghina di Lido di Dante alle ore 13.45 e, dopo un momento di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche che affliggono questi animali marini, alle 14.15 verrà liberata al largo grazie al supporto della Capitaneria di Porto di Ravenna.