Australia, assalto a colpi di coltello in un centro commerciale di Sydney, 7 i morti, compreso l'aggressore
13 aprile 2024, ore 11:30 , agg. alle 12:48
Tutto è avvenuto al Westfield Bondi Junction. Sono 8 le persone rimaste ferite, tra queste anche un bambino di 9 mesi. L'aggressore è stato ucciso da un agente di polizia. Per il momento non si conosce il movente ma le forze dell'ordine non escludono l'atto terroristico. Cordoglio dalle istituzioni australiane
Ha suscitato orrore in tutta l’Australia l’assalto a colpi di coltello avvenuto in un centro commerciale di Sidney in cui hanno trovato la morte 7 persone, compreso l’aggressore, ucciso da un agente di polizia. Tutto è avvenuto Westfield Bondi Junction. Otto i feriti portati in ospedale, tra questi c’è anche un bimbo di 9 mesi, raggiunto da un fendente mentre era in braccio alla madre. Un bilancio drammatico per una vicenda di cui non si conoscono le circostanze precise. A fornire le prime informazioni è stato il vice commissario di polizia Anthony Cooke nel corso di una conferenza stampa in cui ha escluso che ci sia una minaccia in corso perché l’attentatore avrebbe agito da solo. In un primo momento l’emittente televisiva Abc, citando il servizio di ambulanze del New South Wales, aveva riferito della caccia a una seconda persona, poi però la notizia è stata smentita dalle forze dell’ordine. ''Non escludiamo nulla'', ha detto Cooke rispondendo a una domanda sul possibile movente terroristico. Le indagini delle prossime ore serviranno per comprendere i movimenti dell’uomo all’interno del centro commerciale. Saranno scandagliati i profili social per accertare se si sia trattato di un attacco premeditato o piuttosto il frutto di un raptus di follia.
Il cordoglio delle istituzioni
Dalle istituzioni sono arrivate le prime reazioni. “Tragicamente, sono state segnalate numerose vittime e i primi pensieri di tutti gli australiani sono rivolti alle persone colpite e ai loro cari'', ha scritto su X il primo ministro australiano Anthony Albanese che poi ha aggiunto: “'I nostri cuori sono rivolti ai feriti e offriamo i nostri ringraziamenti a coloro che si prendono cura di loro, nonché alla nostra coraggiosa polizia e ai primi soccorritori'. La premier australiana ad interim del Nuovo Galles del Sud, Penny Sharpe, si è detta ''scioccata'': "I miei pensieri e quelli del governo del Nuovo Galles del Sud sono in questo momento con le vittime, le loro famiglie e i primi soccorritori, così come con coloro che potrebbero aver assistito a questi eventi orribili", ha affermato in una nota. ''Ricevo aggiornamenti regolari dalla polizia del Nuovo Galles del Sud e dai servizi di emergenza, nonché dal Dipartimento del Premier. A breve riceverò un briefing formale'', ha aggiunto.
"Chiamate l'Unità di Crisi"
Anche l’ambasciata italiana e la Farnesina hanno fatto sapere di seguire la situazione, in raccordo con le autorità locali. Con un post su X, il ministro degli esteri Antonio Tajani ha invitato a chiamare l’Unità di Crisi, per qualsiasi emergenza o segnalazione, al +39 06 36225.