Australia, da oggi permessa morte assistita in Victoria

Australia, da oggi permessa morte assistita in Victoria

Australia, da oggi permessa morte assistita in Victoria


19 giugno 2019, ore 14:00

Immediata la protesta dei vescovi, che affermano di non poter cooperare con norme di facilitazione del suicidio

Nello stato australiano di Victoria, con capitale Melbourne, da oggi i malati terminali adulti possono (sotto strette condizioni) chiedere al proprio medico farmaci letali, secondo la legge sulla morte assistita. La normativa prevede che i malati possano chiedere al medico di essere aiutati a morire se soffrono di dolore intollerabile e con meno di sei mesi da vivere, o 12 mesi se soffrono di malattie neurovegetative, e se sono soddisfatte 68 condizioni di salvaguardia. Immediata la reazione della chiesa cattolica. Quattro arcivescovi hanno firmato una lettera in cui riaffermano l'opposizione alle norme, che descrivono come "un capitolo profondamente preoccupante" nell'assistenza sanitaria nello stato. L'arcivescovo di Melbourne Peter Comensoli e i vescovi di tre diocesi, Paul Bird, Patrick O'Regan e Leslie Tomlison, dichiarano di non poter cooperare con norme di facilitazione del suicidio "anche se sembrano motivata da empatia o buoni sentimenti". “Queste parole possono suonare dure, ma come pastori di diocesi cattoliche sentiamo la responsabilità di dire no alla morte volontaria assistita, e di dare invece ogni incoraggiamento a un modello di vita che la rende non necessaria”, aggiungono i vescovi. I pazienti negli ospedali cattolici non potranno accedere allo schema reso legale da oggi, ma dovranno richiedere altrove tale assistenza, sottolineano.

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