Austria, italiano nei guai per traduttore nello smartphone

Austria, italiano nei guai per traduttore nello smartphone

Austria, italiano nei guai per traduttore nello smartphone


08 maggio 2019, ore 15:00

È accusato di tentata corruzione, ma sostiene di aver sbagliato a scrivere sul traduttore online

"Io pago bene" oppure "Io pago ben volentieri"? La questione appare da poco, ma si tratterebbe del quesito del quale si sta occupando il tribunale di Innsbruck, in Austria. Il motivo è l’accusa di tentata corruzione per cui è imputato un cittadino italiano. Il curioso fatto viene raccontato da un giornale locale, la Tiroler Tageszeitung. Il cuoco, residente in Alto Adige ma originario del sud Italia, la scorsa estate sarebbe stato trovato in stato di ebbrezza alla guida della sua macchina durante un controllo in Tirolo. Non parlando né tedesco né inglese, l'automobilista si è trovato nelle condizioni di non sapere come comunicare con i poliziotti austriaci. Ha deciso quindi di farlo utilizzando Google traduttore sullo smartphone. Quando gli agenti gli hanno comunicato il ritiro della patente e una multa di 900 euro, lui avrebbe risposto, scrivendo sul telefonino "Io pago bene", che è stato interpretato dai poliziotti austriaci come un tentativo di corruzione. L'italiano sostiene invece di aver scritto "Io pago ben volentieri", ovvero la sua disponibilità a pagare la multa. La giudice, prima di emettere la sentenza, intende sentire come teste un'altra poliziotta.

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