Venezia 81: Babygirl, erotismo di plastica nel film in concorso con Nicole Kidman

Venezia 81: Babygirl, erotismo di plastica nel film in concorso con Nicole Kidman

Venezia 81: Babygirl, erotismo di plastica nel film in concorso con Nicole Kidman Photo Credit: Ufficio Stampa Biennale Cinema


Nella pellicola diretta dalla regista olandese Halina Reijn anche l’attore spagnolo Antonio Banderas

Nicole Kidman sbarca al Lido nella terza giornata della Mostra del Cinema con Babygirl, una pellicola molto attesa e chiacchierata che però si spegne immediatamente dopo la proiezione. Nel cast è presente anche l’attore spagnolo Antonio Banderas. Al loro arrivo questa mattina sono stati accolti da ondate di flash dei paparazzi che ne hanno immortalato bellezza ed eleganza. Peccato che il film sia forse la prima vera delusione della 81esima edizione del festival veneziano.


LA TRAMA IN BREVE

La pellicola diretta dall’olandese Halina Reijn, vede protagonista Romy (Nicole Kidman), amministratrice delegata di una grande azienda che perde la testa per il giovane Samuel (Harris Dickinson), assistente stagista da poco arrivato in azienda. Romy inizia una relazione segreta con l’affascinante ragazzo, mettendo in serio pericolo la sua posizione professionale e rischiando di rovinare la sua famiglia.


EROTISMO DI PLASTICA

Vorrebbe essere scandaloso, ma appare più che altro ridicolo. Vorrebbe essere un urlo provocatorio, ma produce solo tanta noia. Occasione sprecata per Babygirl e Nicole Kidman che si erano prefissati di portare sullo schermo una thriller erotico che nella sostanza risulta molto lento e con poco mordente.

Una pellicola chiusa in sé stessa che resta impantanata nella sua idea di partenza senza svilupparla in modo veramente accattivante. Fin dall’inizio il film della Reijn cerca di avviare un dialogo velato con l’opera di Kubrick Eyes Wide Shut (che fu presentato in anteprima proprio qui a Venezia nel 1999) e che vedeva nel ruolo della protagonista proprio Nicole Kidman. Il confronto è perso ancor prima di cominciare. Poteva anche essere interessante proporre un testo che si divertiva a destrutturare e attualizzare la pellicola kubrickiana, ma Babygirl appiccica qua e là riferimenti del film del 1999 anche piuttosto evidenti senza dargli un vero e proprio senso.

Molto più erotica e sensuale la serie Disclaimer di Alfonso Cuaron presentata sempre qui a Venezia 2024, che supera di gran lunga il voyeurismo fine a sé stesso di Babygirl.

Negli intenti si voleva produrre un testo che continuasse a portare al centro del dibattito cinematografico il tema del femminismo, delle donne al potere e dell’uso del sesso da parte di una donna per veicolare forme di controllo e di egemonia. Ma nella sostanza la pellicola sembra andare nella direzione opposta, apparendo a tratti anche maschilista.

Perfino la Kidman non sembra brillare particolarmente dentro una pellicola che non sembra calzarle a pennello e soprattutto che, a dispetto di quanto affermato in conferenza stampa, non sembra crederci nemmeno lei.  Anzi forse tra i tanti problemi c'è anche la sua interpretazione molto piatta e monotona. Sulla carta però, all'infuori dei pareri personali, sono in molti ad ipotizzare una piccola sfida tra lei e la Maria Callas di Angelina Jolie, sia in ottica Oscar che anche guardando alla Coppa Volpi di Venezia 2024. 


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