Bambina di quattro anni sequestrata nel Catanese, indagano i Carabinieri
14 giugno 2022, ore 08:00
La procura ha confermato la notizia del rapimento, si indaga sui possibili rapitori
Una bambina è stata sequestrata nel Catanese. Persone armate l'avrebbero prelevata mentre era con un familiare a Piano di Tremestieri. La piccola compirà cinque anni a luglio. La denuncia è stata presentata ai carabinieri della Tenenza dei carabinieri di Mascalucia, dove abita la madre. La notizia del sequestro, che gira sui social, è stata confermata dalla Procura di Catania che ha aperto un'inchiesta delegando le indagini ai militari dell'Arma.
Il rapimento
La notizia, accompagnata dalle generalità e da una foto della piccola sequestrata, gira sui social ed è diventata virale. Sul post si legge che è "stata rapita zona Piano Tremestieri verso le 15" e che "i probabili autori" sarebbero "tre persone incappucciate a bordo di auto" di cui "non si conosce modello colore e targa". Secondo indiscrezioni, non confermate, carabinieri starebbero eseguendo accertamenti su una vettura abbandonata a Tremestieri. La Procura di Catania ha confermato ufficialmente il sequestro della bambina di cinque anni, ma aggiungendo che né l'ufficio né i carabinieri del comando provinciale e della Tenenza di Misterbianco, che indagano, "daranno al momento ulteriori informazioni".
Comunità sconvolta
"Sono ore di grande ansia per la nostra comunità e sono personalmente sconvolto da questa notizia. Ho parlato più volte in queste ore con il capitano dei carabinieri della tenenza di Mascalucia al quale ho chiesto maggiori dettagli e notizie. Le uniche cose che mi ha riferito che stanno indagando''. Lo afferma il sindaco di Mascalucia, nel catanese, Enzo Magra, in merito al rapimento, confermato dalla Procura etnea, di una bambina nella frazione di Piano Tremestieri. Mascalucia è il paese di residenza della piccola e della sua famiglia. "Personalmente -aggiunge il sindaco - mi sono messo a disposizione per 'aiutare' le ricerche anche tramite la protezione civile, i volontari, ma mi è stato riferito che non si tratta di smarrimento o di fuga bensì di altro, probabilmente, dinamiche familiari". ''La cosa che mi sconvolge, ho la pelle d'oca mentre parlo - conclude Enzo Magra - è che per qualsivoglia vicenda sia potuta accedere e che ci auguriamo possa risolversi al meglio e nel tempo più breve possibile, non si possono mettere in mezzo bambini innocenti che poi piangono per l'intera vita traumi di tal genere. Speriamo vada tutto bene''.