22 gennaio 2021, ore 13:00
agg. 25 gennaio 2021, ore 10:50
Due le inchieste aperte per la tragedia di Palermo, TikTok, intanto, si è detta a disposizione delle autorità competenti per collaborare alle loro indagini
La Procura di Palermo, che indaga sulla morte della bambina di 10 anni per asfissia, dopo avere partecipato a una sfida su TikTok, ha avviato una serie di verifiche sui social media usati dalla piccola vittima (il cui smartphone è stato sequestrato). Sono due le inchieste aperte. Una coordinata dal procuratore dei minori Massimo Russo e dal sostituto Paoletta Caltabellotta e l'altra dal procuratore aggiunto della Procura ordinaria Laura Vaccaro, che coordina le indagini sui reati che coinvolgono le cosiddette fasce deboli. La Procura ordinaria, che ipotizza l'istigazione al suicidio, vuole fare luce su quanto accaduto nei minuti che hanno preceduto il 'gioco mortale' della bimba di dieci anni.
Secondo una prima ricostruzione la piccola Antonella, che aveva tre profili su Facebook e almeno due su TikTok, avrebbe partecipato a una sfida secondo cui vince chi riesce a resistere più a lungo con una corda al collo. La bambina si è legata la cintura dell'accappatoio alla gola, mentre era chiusa in bagno. A trovarla a terra, cianotica, è stata la sorellina che ha subito chiamato il padre. La corsa in ospedale, alle nove di sera. Poi la speranza che si è spenta ieri a mezzogiorno. Quando è stata dichiarata la morte cerebrale della piccola. Ieri sera i genitori di Antonella hanno deciso di donare gli organi della figlia. Il cuore della piccola Antonella, però, non può essere trapiantato perché troppo danneggiato. La madre è in avanzato stato di gravidanza, in attesa del quarto figlio. Dalle prime testimonianze della famiglia, ancora sotto choc, è' emerso che la piccola ha partecipato anche ad altre sfide sui social.
Intanto, un portavoce di TikTok ieri ha dichiarato: "Utilizziamo diversi strumenti per identificare e rimuovere ogni contenuto che possa violare le nostre policy. Nonostante il nostro dipartimento dedicato alla sicurezza non abbia riscontrato alcuna evidenza di contenuti che possano aver incoraggiato un simile accadimento, continuiamo a monitorare attentamente la piattaforma come parte del nostro continuo impegno per mantenere la nostra community al sicuro. Siamo a disposizione delle autorità competenti per collaborare alle loro indagini".