01 ottobre 2021, ore 13:00
La condanna è stata inflitta al finanziere Alberto Rigotti, ex consigliere della banca. Tra gli assolti, anche l'ex presidente dell'ultimo Cda dell'istituto, Lorenzo Rosi
Una condanna a 6 anni di carcere e assolti gli altri 23 imputati del processo per il crac di Banca Etruria. Questa la sentenza emessa, in mattinata, dal tribunale di Arezzo. La condanna è stata inflitta al finanziere Alberto Rigotti, ex consigliere della banca. Tra gli assolti l'ex presidente dell'ultimo Cda della banca, Lorenzo Rosi.
Le condanne del 2019
Nel gennaio del 2019 erano già stati condannati, con rito abbreviato, altri 4 imputati, tra cui l'ex presidente, Giuseppe Fornasari, e l'ex direttore generale, Luca Bronchi. I pm Lulia Maggiore e Angela Masiello, per il crac della banca aretina, avevano chiesto condanne da 1 anno a 6 anni e mezzo per i 24 imputati, uno dei quali deceduto la scorsa estate, tutti accusati di bancarotta semplice o fraudolenta, a seconda delle rispettive posizioni processuali. Tra gli indagati dirigenti e consiglieri dell'istituto di credito toscano. Il gup, sempre per il crac della banca, aveva condannato, con rito abbreviato, a 5 anni l'ex presidente, Giuseppe Fornasari, e l'ex direttore generale, Luca Bronchi, a 2 anni e 6 mesi l'ex vicepresidente, Alfredo Berni, e a un anno e 6 mesi l'ex consigliere, Rossano Soldini.
Il legale di parte civile, Stato resta latitante
"Ci sono persone che sono andate in dialisi, che hanno avuto infarti e ora si ritrovano con questa sentenza. Lo Stato resta latitante le persone continuano a soffrire. Valuteremo per l'appello". Così l'avvocato, Riziero Angeletti, legale di parte civile per un comitato di azionisti, commenta la sentenza del tribunale di Arezzo per il crac di Banca Etruria che ha mandato assolti tutti gli imputati, tranne uno.