Barcellona dice stop agli affitti brevi dal 2029, arriva la legge contro Airbnb

Barcellona dice stop agli affitti brevi dal 2029, arriva la legge contro Airbnb

Barcellona dice stop agli affitti brevi dal 2029, arriva la legge contro Airbnb Photo Credit: fotogramma.it


Il sindaco di Barcellona intende mettere fine a questo fenomeno alla radice, rimettendo sul mercato degli affitti lunghi e delle vendite migliaia di immobili

Chi cerca una casa o una stanza in affitto in una grande città ormai lo sa: prezzi sempre più alle stelle e immobili sempre più difficili da trovare in alcune zone, e non si tratta più del centro città ma di zone che fino a poco tempo fa venivano considerate periferiche.

Il motivo? Chi affitta casa preferisce affidarsi ad agenzie che trasformano il loro immobile in abitazioni per la piattaforma Airbnb guadagnando molto di più e in meno tempo.

Questo fenomeno si sta verificando da anni in tutte le maggiori città europee e in tantissime città italiane (in primis Milano, Roma, Bologna, Firenze e Napoli) generando uno spopolamento di molti quartieri che diventano così prettamente turistici.

La soluzione

Cosa fare per fermare questa valanga che sicuramente ci travolgerà?

Il sindaco socialista di Barcellona, Jaume Collboni, una delle città più colpite da questo fenomeno, ha proposto una drastica soluzione: le oltre 10mila licenze per affitti brevi, in scadenza nel 2028, non saranno rinnovate.

Si, avete capito bene, il sindaco intende mettere fine a questo fenomeno alla radice, rimettendo sul mercato degli affitti lunghi e delle vendite migliaia di immobili.

Il motivo lo spiega lui stesso: “Affitti su del 70 per cento in 10 anni, i prezzi di vendita del 40 per cento, l’accesso alla casa non deve essere fattore di disuguaglianza”

Infatti di questo passo solo chi ha un certo reddito potrà permettersi di vivere in città mentre le famiglie e i giovani dovranno spostarsi fuori, e di molto, dal centro, per continuare a lavorarci.

La decisione dell’amministrazione ha raccolto il sostegno della ministra spagnola per le Politiche territoriali Isabel Rodriguez, mentre l’associazione dei locatori Apartura si è espressa contraria a questa misura.

In Italia, nella capitale

A Roma, dove la situazione è simile, ora che si avvicina il Giubileo del 2025, quando arriveranno tantissimi turisti, le associazioni, come NonnaRoma, lanciano l’allarme: nella capitale i proprietari di casa portano a termine i contratti di affitto per trasformare il proprio immobile in un Airbnb.

“O tempora, o mores”, avrebbe detto il loro antenato Cicerone. I romani invece dicono che non riescono più a viverci, nella loro Roma.



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