24 ottobre 2019, ore 16:00
"Tassi fermi a zero". Sarà Christine Lagarde a succedergli dal 1 novembre
La Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi d'interesse invariati: il tasso principale resta fermo allo zero, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,50%. Lo comunica la Bce, che resta pronta a modificare tutti i suoi strumenti monetari per far risalire l'inflazione, e ritiene che sia necessaria una "posizione altamente accomodante" ancora a lungo, di fronte ai rischi per la crescita e lo scenario inflazionistico. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi durante la sua ultima conferenza stampa dopo otto anni alla guida dell'Eurotower. "Di fronte alle prospettive indebolite e alla prevalenza di rischi al ribasso, i governi che hanno spazio di manovra di bilancio devono agire in modo efficace e tempestivo": così Draghi, tornando a spingere per una politica più espansiva da parte di Paesi come la Germania. Il presidente della Bce ha nuovamente invitato i Paesi ad alto debito a una politica "prudente". "Il rischio principale è un downturn (recessione) dell'economia, che sia globale o dell'Eurozona. Purtroppo, tutto ciò che è accaduto dalla decisione di politica monetaria di settembre ha mostrato abbondantemente che la nostra determinazione ad agire tempestivamente era giustificata" ha detto riferendosi agli ultimi dati macroeconomici. "Come mi sento? mi sento come qualcuno che ha cercato di rispettare il mandato nel miglior modo possibile" ha concluso spiegando di non aver rimpianti su quanto fatto negli otto anni del proprio mandato. Draghi ha anche detto di non voler dare consigli a Christine Lagarde, chiamata a succedergli dal 1 novembre.